Edilizia, riqualificare per rilanciare

Cna Costruzioni punta sul miglioramento dell’esistente
Le piccole imprese dell’edilizia, non potendo approfittare della timida ripresa fondata sull’export, continuano a soffrire la crisi del mercato interno. Per permettere il rilancio dell’economia locale e dell’occupazione, e consentire loro di dimostrare la propria professionalità, è necessario puntare sulla riqualificazione di infrastrutture e immobili.
Rilancia su questo argomento Cna Costruzioni, sempre più convinta che per assicurare competitività alle imprese e vivibilità ai cittadini la strada è una sola: nessuna cementificazione, nessuna riduzione del verde, solo il deciso miglioramento dell’esistente, in molti casi fatiscente, degradato, pericoloso.
“Il nostro Paese – dichiara Matteo Sticozzi, presidente provinciale Cna Costruzioni – ha sete di manutenzione. Noi possiamo puntare sulla prevenzione del rischio idrogeologico, necessità divenuta quanto mai attuale, sulla messa in sicurezza degli edifici scolastici, sul recupero dei centri storici e delle periferie, sulla riqualificazione energetica. Sono tutte attività per le quali le piccole imprese dell’edilizia possono fare eccellenti lavori, garantendo la massima professionalità”.
“Dal 1990 ad oggi – continua Sticozzi – gli investimenti infrastrutture sono stati tagliati di due terzi, mentre la spesa pubblica corrente saliva del 34% al netto degli interessi sul debito. E i già scarsi investimenti destinati alle opere pubbliche sono stati convogliati quasi esclusivamente sulle grandi opere, per lo più rimaste inultimate e spesso fonte di scandali. E’ arrivato il momento di cambiare decisamente registro”.

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