Dalle Marche alla Cina con…gioie

Destinazione estero: partita con la CNA la delegazione di orafi artigiani

Cinque alfieri del meglio dell’artigianato orafo marchigiano e la spinta della Cna nel fare rete d’impresa per l’internazionalizzazione ed arrivare, per primi, a proporsi ad una area della Cina, la città di Jimo nella regione dello Shandong, nord del colosso asiatico, ancora vergine di contatti commerciali con le grandi eccellenze internazionali ed i prodotti europei. Il Progetto Jimo ormai è entrato nel vivo: sono partiti in settimana, capitanati dalla Cna, i cinque grandi orafi artigiani Giorgio Aguzzi di Fossombrone, vice presidente nazionale Cna; Sergio Nicolini di Senigallia, presidente provinciale Cna per l’artigianato artistico; Daniele Burattini di Ancona; Silvano Zanchi di Fermo; Filippo Gatti di San Benedetto del Tronto.
Progetto_JimoIl progetto pilota avviato dalla Cna, avvalendosi dell’incontro con l’iniziativa della Euro Top Brand srl, è stato seguito e curato in prima persona passo dopo passo da Elisabetta Grilli, responsabile artigianato artistico Cna Provincia di Ancona, che ha accompagnato la rete d’impresa in Cina per gli incontri istituzionali con l’associazione orafa cinese e gli amministratori locali. La delegazione marchigiana resterà in Cina per dieci giorni, prima con una serie di incontri e vendite a Canton e quindi nella regione dello Shandong.
(Nella foto: i protagonisti del Progetto Jimo al completo)
“Per una associazione di categoria – spiega Elisabetta Grilli – è primario riuscire a sviluppare progetti e percorsi che permettano di essere pronti a presentarsi sui mercati internazionali. In questa fase la Cina, come confermano gli indicatori, è il principale e più importante approdo per i piccoli del mercato del lusso”. Da aprile a fine luglio, da Fossombrone, Senigallia, Ancona, Fermo e San Benedetto del Trono l’artigianato del lusso sarà presente coi suoi prodotti, i suoi gioielli, la sua raffinatezza negli stand di Jimo, per l’expo e la vendita diretta, da pioniere del Made in Marche nella regione e di una rete di impresa che ha già un suo marchio, MIEGIOIE, e mira a rafforzarsi, riuscendo a creare una vetrina permanente in Cina ed una filiera corta per arrivare al consumatore cinese ma anche coreano e giapponese presente in loco.
“Cinque aziende, cinque stili diversi, cinque artigiani che decidono di mettersi insieme e dar vita al marchio MIEGIOIE – dice dell’esperienza avviata il vice presidente nazionale Cna Giorgio Aguzzi –  con gioielli unici e pezzi di alto valore artistico. Le creazioni originali nascono interamente all’interno dei laboratori, dalla progettazione e realizzazione all’incastonatura di pietre preziose. I gioielli si realizzano e prendono forma utilizzando le più svariate tecniche artigianali di lavorazione dell’oro, dalla filigrana, alla lastra e filo, dalla lavorazione a osso di seppia e cera persa in microfusione sottovuoto allo sbalzo e cesello. L’unione delle antiche tecniche di lavorazione dell’oro con un design moderno, fa sì che ogni gioiello sia una vera  opera d’arte, mantenendo uniche ed originali le creazioni che non temono quindi il confronto con le prosaiche produzioni in serie”.
Sottolinea il presidente provinciale Cna per l’artigianato artistico Sergio Nicolini: “L’ artigianalità e la sostanziale differenza nel design, rispetto a prodotti fabbricati in serie e  proposti ovunque, rende unici i gioielli MIEGIOIE, che colgono grande interesse da parte di una clientela selezionata alla ricerca di pezzi diversi da ciò che propone solitamente il mercato. I gioielli MIEGIOIE si distinguono ovunque , esposti nelle migliori mostre di gioielleria artigianale Made in Italy a Parigi, Londra, New York, Miami, Los Angeles, Dubai e tante altre prestigiose mostre nel mondo”.

Jimo e le sue opportunità
La città di Jimo, geograficamente situata davanti alle coste di Giappone e Corea e con una radicata presenza di comunità da questi Paesi, rappresenta il terzo centro grossista della Cina. Una vera e propria città ingrosso, sviluppata su 26 Km quadrati e con 160.000 addetti comunali solo a servizio del settore, con uno scambio commerciale annuo di 30 miliardi di yuan nella distribuzione d’abbigliamento. L’indirizzo politico delle autorità locali ha portato a finanziare il progetto di una grande mall commerciale, un centro da 300.000 mq di superficie di vendita suddivisi in 100.000 mq per hotel e ristoranti e 200.000 mq per negozi all’ingrosso e dettaglio, per alzare il livello della rete commerciale e stimolare la fascia alta dei consumi. Il grande mall di Jimo, in cui le eccellenze internazionali nei settori moda, agroalimentare, oreficeria, oggettistica di design e artigianato artistico verranno affiancati ai più importanti marchi cinesi, si inaugurerà ad agosto 2014 e 20.000 mq sono stati riservati al Made in Italy. Qui si inserisce la rete di impresa Cna, coi cinque orafi associati a fare da apripista della presenza marchigiana a Jimo sin dalla primavera, negli spazi (1.200 mq) del progetto pilota che anticipa l’apertura del mall.
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