Crisi del fabrianese: aziende ed associazioni fanno fronte comune

FABRIANO – Sono passati quasi tre anni dal commissariamento della Antonio Merloni, ma ancora non si è trovata una soluzione ad una delle più grandi crisi industriali del nostro paese.
Come associazioni registriamo quello che da diversi anni caratterizza Fabriano, delocalizzazione e crisi senza soluzione per la Antonio Merloni. In questo contesto come ampiamente ribadito le piccole e medie imprese continuano a chiudere ad un ritmo incessante.
CNA e CGIA chiedono con forza che si arrivi ad una soluzione della crisi Merloni valutando in maniera seria il piano industriale di quelle aziende in primis la Holding MMD, che hanno depositato una cauzione per rispondere al bando per il bianco che interessa Fabriano e Gaifana. La città non può permettersi un altro anno in queste condizioni, e non se lo possono permettere quelle aziende che non riuscirebbero a sopravvivere ad un altro periodo di stallo nella crisi.
Per questo motivo chiediamo un atto di chiarezza e chi è deputato a prendere delle decisoni lo faccia ed in fretta. Pur consapevoli delle ricadute sociali che avrebbe un ridimensionamento occupazionali, occorre dire senza fare demagogia che è impensabile ed inimmaginabile, conservare la capacità produttiva e la forza lavoro ante-crisi, quello che serve subito è far ripartire una azienda che porterebbe ossigeno ai nostri imprenditori, dando un segnale di riscossa a tutti gli operatori economici di Fabriano e possa far riaprire le banche nei confronti delle imprese stesse. L’alternativa sarebbe trascorre un altro periodo di tempo dilapidando risorse pubbliche rimandando la soluzione di una crisi enorme che prima o poi presenterà il conto, costringendo piccole imprese sempre più in difficoltà a chiudere, questo provocherebbe la desertificazione produttiva nella nostra città.
A fronte di tutto questo ci preme sottolineare che dietro la richiesta di alcuni imprenditori rimasti coinvolti nella crisi Merloni , sia partita da Fabriano un azione volta a sensibilizzare tutte le istituzioni dal Comune per arrivare alla Regione per rispondere in maniera eccezionale alla crisi di quest’area. Recentemente le nostre associazioni hanno proposto alla Regione Marche un progetto rivolto alle aziende rimaste coinvolte nella crisi della Antonio Merloni, il nostro intento è quello di affiancare queste imprese ed aiutarle a qualificarsi per rispondere alle sfide del mercato penso all’internazionalizzazione, reti commerciali riconversione produttiva.
La regione nell’incontro svolto recentemente ha dato disponibilità a costruire insieme una serie d’iniziative volte a sostenere questi imprenditori.
Nel contempo si è avviata una battaglia parlamentare per estendere la Marzano anche alle piccole imprese con meno di 50 dipendenti, in quanto l’assurdo ed inaccettabile epilogo della crisi è stato quello di congelare i debiti della Antonio Merloni, ma le piccole imprese che vantavano ingenti crediti dalla azienda in crisi hanno dovuto versare tasse ed Iva su fatture mai quietanzate.
Come associazioni continueremo a sostenere attraverso un DDL questa proposta che ci sembra il giusto riconoscimento a chi tra mille sacrifici si è visto privato di quanto in molti anni di lavoro aveva realizzato.

 

CNA E CONFARTIGIANATO ZONA FABRIANO

 
 
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