CNA Senigallia contro ogni ipotesi di aggravio delle imposte locali

SENIGALLIA – Anziché razionalizzare le spese ed ottimizzare le risorse pubbliche, favorendo l’avvio della tanto attesa “cura dimagrante”, di cui avrebbe decisamente bisogno l’apparato burocratico, politico ed istituzionale nazionale, tagliando seriamente i privilegi e tutte le insopportabili “incrostazioni” che perdurano da anni a carico del contribuente onesto ed operoso, ci troviamo a dover pagare una manovra a carico dei soliti noti.
L’aumento dell’aliquota IVA è forse l’esempio più sorprendente e sconcertante di una serie di interventi tesi a produrre gettito per le casse dello Stato, senza prevedere adeguate misure strutturali per la crescita, senza allentare l’asfissiante patto di stabilità e non tenendo conto delle criticità del nostro sistema economico, che si annidano essenzialmente nella debolezza dei consumi interni, con un potere di acquisto delle famiglie ridotto nel giro di un quinquennio del 39,7% ed i consumi pro capite al di sotto di quelli di dieci anni fa.
Il taglio previsto alle detrazioni, la revisione del regime marginale agevolato, la reintroduzione del sistri per la tracciabilità dei rifiuti, peraltro non ancora pienamente funzionante, sono misure che vanno ad aggravare il clima di incertezza e preoccupazione di molte attività artigiane, commerciali ed industriali, le quali va detto stanno già pagando un incremento negli ultimi anni del 20% del carburante, il previsto inasprimento dei costi delle utenze aziendali e l’annunciato aumento delle imposte locali. 

Giovanna Curto – Presidente della CNA di Senigallia – “il bacino commerciale locale dall’abbigliamento, all’oggettistica, dai mezzi di trasporto agli elettrodomestici, ovvero una grossa fetta dell’anello della filiera dove si riversano gli effetti della stagnazione economica, dopo il lungo periodo dei saldi, che significa in sostanza assottigliamento dei margini e nel periodo dell’anno in cui si effettuano gli approvvigionamenti natalizi, dovranno fronteggiare un’altra probabile ondata depressiva nei consumi, senza considerare le conseguenti tensioni inflazionistiche. Il comparto edile, motore trainante dell’economia senigalliese, anch’esso alle prese con l’impasse economica, teme gli effetti di una contrazione dei lavori pubblici previsti nel piano triennale del comune. Il tessuto produttivo e l’intera comunità resta ad osservare gli sviluppi in attesa dell’inesorabile aggravio di costi trasversali per ogni categoria, temendo oltremodo tagli ai servizi locali”.

Giudicando preoccupante tale prospettiva economica e sociale, la CNA di Senigallia chiama a raccolta tutte le rappresentanze degli interesse economici e sociali senigalliesi, rivolgendo il suo accorato appello all’amministrazione locale, affinché invece di “utilizzare la scure”, si attenga al più consono metodo del confronto e del dialogo con le parti.

Massimiliano Santini Segretario della Cna di zona – “prima di riversare su imprese e cittadini gli effetti dei tagli e dei vincoli del patto di stabilità, riteniamo doveroso che si intervenga su altri fronti, come l’alienazione dei beni pubblici, il recupero dell’evasione, la lotta all’elusione ed ogni altra forma di irregolarità (con la manovra i comuni incasseranno la totalità delle somme incassate), favorire le economie di scala nell’erogazione dei servizi alla comunità attraverso le unioni comunali, mantenere un elevato profilo competitivo al territorio creando i presupposti per favorire investimenti nel territorio, supportare l’intrapresa aziendale e lo sviluppo delle imprese esistenti”.

 

CNA ZONA SENIGALLIA

 

 

 

 

 

Lettera aperta della CNA a Paradisi

 

 

La chiosa la CNA la riserva a Chi ergendosi a paladino dell’onestà con il rischio di cavalcare la comoda deriva populista e qualunquista, accusa l’associazione di aver ricevuto generosamente dei soldi dall’amministrazione per aver organizzato iniziative, che addirittura non sarebbero state utili alla collettività.

Premesso, che la nostra associazione ha tenuto da sempre un alto profilo di serietà e professionalità, facendo dell’onesta, della chiarezza e della trasparenza il principio cardine della fiorente attività sindacale e pur convenendo, soprattutto nella fase storica che stiamo vivendo, sull’importanza di conoscere nel dettaglio i conti pubblici ed i capitoli di spesa dell’amministrazione locale, riteniamo doveroso precisare alcune curiose e sorprendenti affermazioni, con un tono inspiegabilmente accusatorio.

La CNA ha beneficiato di due contributi concessi come patrocino dall’amministrazione senigalliese, rispettando le debite procedure stabilite per ogni rappresentanza degli interessi socioeconomici, senza trattamenti agevolati e viceversa con esiti oltremodo soddisfacenti. Trattasi del contributo di 300 euro per la promozione, la sensibilizzazione, il coordinamento e lo svolgimento dell’iniziativa di accompagnamento all’intrapresa aziendale, tenutasi presso la sede Informagiovani di Senigallia alla presenza di oltre sessanta giovani e meno giovani, da cui sono scaturite per ora cinque nuove attività delle oltre quaranta che la CNA ha anche quest’anno avviato in città. Il secondo contributo, pari a 500 euro lordi invece ha “favorito” la realizzazione della sfilata di moda alla Rotonda a mare, alla quale erano presenti oltre cinquemila persone, le stesse che possono testimoniare la qualità dell’iniziativa. A fronte di ciò in tale occasione la CNA ha corrisposto all’amministrazione senigalliese, disponibile e giustamente inflessibile, la somma di 850 euro per il suo utilizzo, 265 euro per affissione ed affitto transenne, 180 euro per le ore di eccedenza di utilizzo della Rotonda.

Tanto era dovuto ai nostri soci e a tutti i lettori. Libero il mittente di restare della sua opinione.     

 

 

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