Canone Rai: una presa in giro l'esonero per gli ultra 75enni

Sa di presa in giro l’esonero del canone Rai per gli ultrasettantacinquenni che vivono soli con reddito familiare (unitamente a quello del coniuge convivente) non superiore a complessivi euro 516,46 per tredici mensilità.
La denuncia arriva dal dipartimento politiche sociali della Cna di Ancona, che in questi giorni sta ricevendo tantissime telefonate da parte di anziani che sono venuti a conoscenza della possibilità di essere esonerati dall’obbligo del pagamento del canone Rai.
In base alla legge 24 dicembre 2007, n. 248, art. 1, comma 132 per avere diritto all’esenzione occorre aver compiuto 75 anni di età entro il termine del pagamento del canone, non convivere con altri soggetti diversi dal coniuge titolari di reddito proprio, possedere un reddito che unitamente a quello del proprio coniuge convivente non superi i 6.713,98 euro annui.
“Non c’è bisogno di essere un economista per capire che se moglie e marito hanno un reddito complessivo inferiore a 516 euro mensili probabilmente non hanno nemmeno bisogno di pagare il canone poiché come minimo non possiedono nemmeno la televisione!”, tuona Riccardo Ruggeri, responsabile delle politiche sociali della Cna di Ancona.
“Se situazioni di tale portata esistono – continua Ruggeri – sono sicuramente poche, numericamente parlando, e più che avere bisogno di aiuti per il pagamento del canone, hanno prima bisogno di sostegno per mangiare e sopravvivere, poi eventualmente per acquistare una tv, o al limite per sostenere le spese relative al passaggio al digitale terrestre!”.
Secondo la Cna, una norma di tale genere lede la dignità delle persone anziane, inducendole erroneamente a credere che si intende aiutarle.
“Tale norma avrebbe senso – prosegue Riccardo Ruggeri – se il tetto di reddito stabilito fosse conteggiato almeno al doppio della pensione minima, andando anche ad aggiungere l’aumento del costo della vita dall’anno dell’approvazione della legge e sarebbe comunque un’esenzione alla quale pochissimi potrebbero accedere”.
Nel corso degli ultimi mesi la Cna Pensionati ha svolto diverse assemblee territoriali nell’ambito della provincia di Ancona, raccogliendo la testimonianza di vita di un gran numero di anziani. Ne emerge un quadro preoccupante: l’aumento del costo della vita è un peso per la stragrande maggioranza della popolazione anziana che in troppi casi fa fatica ad arrivare a fine mese data la consistente perdita del potere d’acquisto delle pensioni.
Il canone Rai è sicuramente tra i pesi significativi ricadenti sulle pensioni. Ma non solo: “un altro pesante costo da sostenere – aggiunge il responsabile delle politiche sociali della Cna Riccardo Ruggeri – è quello relativo al rinnovo della patente da parte di coloro che hanno più di 75 anni, che devono provvedere a richiedere specifici certificati in via privata con salati costi e lunghi tempi di attesa e che sono costretti a scomodi spostamenti verso il capoluogo di regione”. Insomma, una pratica di rinnovo complessa che ha spinto la Cna Pensionati della provincia di Ancona a chiedere un incontro al direttore della Motorizzazione Civile Alessandro Caponetti al fine di verificare la possibilità di trovare soluzioni più agevoli.

UFFICIO STAMPA: DANIELA GIACCHETTI
 

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