Sono 329.913 di cui 217.689 ex lavoratori autonomi. A loro, pensionati marchigiani, come a tutti gli oltre 11 milioni di pensionati italiani, l’Inps ogni anno, in questo periodo, invia per posta il modello Cud per presentare la denuncia dei redditi. O almeno così avveniva negli anni passati. Quest’anno non funziona più così ed i nostri pensionati attenderanno invano lo squillo del postino.
L’Istituto nazionale di Previdenza sociale ha infatti deciso, sulla base dell’ultima legge di stabilità, di risparmiare i costi della carta e dei francobolli necessari per inviare i Cud.
“I pensionati “sostiene il Cupla, associazione che rappresenta gli ex lavoratori autonomi marchigiani “potranno procurarsi il modello Cud attraverso una complessa procedura telematica, che richiede il collegamento Internet. Molti anziani
però non sono pratici o non possiedono affatto un computer. Saranno allora costretti a rivolgersi agli uffici postali, pagare circa 3 euro e richiedere il Cud. Insomma si chiedono ancora soldi ai pensionati e si consente un notevole businnes alle Poste. Infine manca una campagna informativa per far sapere ai pensionati che non riceveranno il Cud per posta, come gli altri anni”.
Anche il modello Obis M, nel quale vengono specificate e analizzate le voci che compongono la pensione, non sarà più inviato per posta, ma sarà scaricabile solo tramite il sistema informatico Inps. In pratica i pensionati non riceveranno più dall’Inps nessuna notizia in merito alla loro pensione.
I Centri di assistenza fiscale (CAF) delle associazioni marchigiane adenti al Cupla (Cna, Confartigianato, Casartigiani, Confesercenti, Confcommercio, Confagricoltura, Coldiretti e Cia) nell’intento di assistere i pensionati, mettono a disposizione i loro uffici per ottenere la stampa dei Cud non soltanto dei soci ma di tutti gli anziani della regione.
“Noi” conclude il Cupla Marche “svolgeremo come sempre il nostro ruolo a sostegno dei pensionati accollandoci ulteriori oneri fiscali e burocratici, con il rischio di paralizzare gli uffici per sovraffollamento. Ma questo modo di operare dell’Inps è inaccettabile. Ci auguriamo che in tempi brevi l’Inps torni sui suoi passi, concertando con le forze sociali una soluzione che vada a favore dei pensionati”.