A partire dal 1 gennaio 2023 viene aggiornata dal Ministero del Lavoro la tabella dei minimi retributivi da corrispondere ai collaboratori domestici, la cui paga aumenta del 9,2%. Per le famiglie scatta dunque un rincaro dei costi per tenere in regola colf, badanti e baby sitter, in quanto l’inflazione registrata a fine 2022 è pari all’11,5%. Gli importi per le indennità di vitto e alloggio dei lavoratori conviventi saliranno invece dell’11,5% (valore pieno del tasso di inflazione).
Gli importi a decorrere dal 1 gennaio 2023 sono i seguenti:
Minimi tabellari conviventi
Minimi tabellari non conviventi

Assistenza a persone non autosufficienti in sostituzione dei titolari
Indennità vitto e alloggio
Dal 1° gennaio 2023 l’indennità sostitutiva di vitto e alloggio è stabilita in € 6,47 giornalieri (€ 2,26 per ciascun pasto; € 1,95 per l’alloggio).
Indennità variabili
Fino al compimento del 6° anno del bambino, alla babysitter inquadrata nel liv. BS spetta un’indennità di € 130,05 mensili (€ 0,79 orari), assorbibile da eventuali superminimi individuali migliorativi. Il valore mensile nel caso di convivenza ad orario ridotto è di € 91,12.
All’addetto all’assistenza di più di una persona non autosufficiente inquadrato nei livv. CS o DS spetta un’indennità di € 112,34 mensili (€ 0,66 orari), assorbibile da eventuali superminimi individuali migliorativi.
Ai lavoratori in possesso della certificazione di qualità di cui alla norma UNI 11766/2019 spetta un’indennità di € 8,99 mensili per il liv. B e di € 11,24 mensili per i livv. BS e CS, assorbibile da eventuali trattamenti retributivi individuali migliorativi. Per i lavoratori conviventi di liv. DS l’indennità è assorbita dall’indennità di funzione.