Il mondo della comunicazione cresce anche in provincia di Ancona e servono tutele delle nuove professionalità
Il mancato accordo tra Meta e Siae sta causando non pochi problemi alle imprese del settore della comunicazione. Una preoccupazione e un appello che arriva dalle imprese di Comunicazione e Terziario Avanzato della CNA.
Comprendiamo la necessità di tutelare il diritto di autore, anche alla luce della direttiva europea appena recepita, sull’utilizzo di opere soggette a copyright e sulla loro sulla diffusione digitale.
Ma il danno per le imprese della Comunicazione nasce dal fatto che il mancato accordo ha fatto saltare le attività e le pianificazioni editoriali già avviate, per i propri clienti, peraltro pagate in anticipo. Chiediamo una maggiore attenzione per il lavoro di tante piccole imprese, definendo un tempo ragionevole entro il quale riorganizzare il lavoro, evitando, così, un danno immediato.
“Il settore delle imprese della comunicazione, anche nella provincia di Ancona, si conferma uno dei più vivaci. Delle circa 3.000 imprese che compongono il settore oramai oltre il 50% opera direttamente nel campo della comunicazione digitale – sottolinea Sergio Fagnani, Presidente di CNA Comunicazione Ancona – . È questo il segnale di come, sempre più, l’evoluzione della piccola impresa passa attraverso una reale e strutturata strategia di comunicazione e la crescente richiesta di professionalità trova il giusto riscontro grazie a imprese e consulenti sempre più capaci e competenti. È un sistema, quello del rapporto fra produzione e comunicazione, delicato ma strategico. Va riconosciuto e tutelato.”
Nell’interesse di tutti i soggetti coinvolti, è necessario che il Governo intervenga a tutela delle imprese, in attesa che si arrivi a un accordo tra Meta e Siae equo e nel rispetto delle norme esistenti.