Tutte le problematiche del Movimento Terra

JESI – Le imprese del settore movimento terra stanno vivendo un forte disagio dovuto a molteplici fattori. Se ne è tornato a discutere in assemblea presso la Cna di Jesi.
“Oltre alla congiuntura economica che attanaglia tutti i settori produttivi in generale – spiega la segretaria della Cna Jesina Elisabetta Grilli – sul comparto gravano situazioni specifiche che rendono particolarmente difficile la tenuta di molte imprese. La crisi ha colpito in maniera particolare l’edilizia e le opere pubbliche che impattano notevolmente sull’attività, a ciò si sommano l’incertezza dei pagamenti e l’allungamento dei tempi di riscossione dei crediti, che insieme alla sempre maggiore rigidità del sistema bancario, causano forti problematicità finanziarie”.
Non solo: le imprese del movimento terra subiscono anche tutti i problemi specifici dell’autotrasporto merci, già da tempo in crisi strutturale a causa del continuo aumento dei costi (carburante, accise, assicurazioni, pedaggi autostradali) accompagnato da una stagnazione o diminuzione delle tariffe.
L’aspetto più critico e rilevante è comunque quello dell’eccessivo carico burocratico che grava su queste attività: sempre maggiore il peso di adempimenti ed aspetti burocratici nella gestione aziendale.
Essendo, come detto, quello del movimento terra un comparto trasversale, gli operatori del settore debbono osservare e tenere sotto controllo, oltre alle norme generali relative ad appalti, edilizia e sicurezza sul lavoro, anche le disposizioni che regolamentano il trasporto di merci su strada, con difficoltà di inquadramento e di gestione operativa tra trasporti in conto proprio e trasporti in conto terzi, ed infine (ma non ultime) le norme ambientali di gestione dei rifiuti
Ecco perché un ulteriore obiettivo dell’assemblea organizzata dalla Cna è stato quello di fornire alle imprese un’adeguata informazione sulle molteplici regole ed adempimenti che le interessano ed in particolare sulle novità normative.
 

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