Positive le indicazioni del Parlamento, si attende il Governo
Continua l’azione di pressing della Cna sulla questione Sistri, il sistema elettronico di tracciabilità dei rifiuti che a tutti gli effetti si è rivelato una beffa ai danni delle imprese.
Queste ultime, infatti, sono state costrette a pagare per un sistema non operativo, non funzionante, pieno di dubbi, incertezze, incongruenze. Dulcis in fundo: il sistema forse non sarà nemmeno più utilizzabile.
“Il Sistri – dichiarava il direttore provinciale Cna Massimiliano Santini su queste colonne poco tempo fa – rappresenta oggi una delle tante espressioni della mala gestio di una parte della politica che non ha colore, ma continua a manifestare tutta la sua inadeguatezza e ignoranza”.
Ora, con due interventi parlamentari, vengono finalmente posti all’attenzione del Governo molti dei punti critici da sempre sollevati dalla Cna riguardo al Sistri. In particolare, si ribadisce l’esigenza di sospendere immediatamente gli obblighi di versamento dei contributi annuali in attesa che, in attuazione di quanto previsto dal decreto competitività lo scorso anno, venga cancellato l’attuale Sistri e definito un sistema di tracciabilità totalmente nuovo, che sia in grado di rispondere alle disposizioni comunitarie senza gravare sulle imprese con costi e procedure insostenibili.
La scelta prospettata nei giorni scorsi di mettere al bando l’attuale piattaforma Sistri, definita obsoleta e inefficace dallo stesso Ministro Galletti, risulta totalmente in contrasto con questi obiettivi.
La Cna ha già presentato a Ministero e Consip una proposta, condivisa con le altre associazioni, contenente alcune ipotesi di azione che consentirebbero di garantire la tracciabilità dei rifiuti con un sistema efficace, trasparente e non oneroso.
“Auspichiamo – conclude Santini – che il Governo possa recepire a breve le indicazioni pervenute dal Parlamento e le sollecitazioni che, in 7 anni di Sistri, sono giunte dal mondo delle imprese”.