Protagonisti: Maurizio Pallante al congresso della CNA di Osimo. Riconfermato il presidente Giambartolomei

OSIMO – Ieri sera, presso la basilica di S. Giuseppe, si è svolto il congresso della CNA di Osimo. Ospite d’eccezione, Maurizio Pallante autore del libro “Meno e meglio” e presidente del Movimento di Decrescita Felice.
Il presidente Luigi Giambartolomei è stato riconfermato per il secondo mandato. Eletto anche il vice presidente Simone Cristicchia. La squadra, infine, si completa con l’elezione di Fausto Piccinini e con due nuove entrate: Marco Vescovo e Danilo Alemanno.
Dopo l’elezione degli organismi dirigenti è stata la volta dei saluti del Sindaco Stefano Simoncini. Successivamente Andrea Cantori (Segretario CNA Osimo) e Luigi Giambartolomei hanno intervistato Pallante sul tema della “Decrescita Felice”. Pallante definisce la “decrescita felice” come “una decrescita selettiva e mirata di merci non beni, cioè merci inutili, che non hanno una utilità intrinseca e che sono acquistate da impulsi”. Per tale ragione Pallante ritiene fondamentale che lo sviluppo di una società si basi sulla produzione e autoproduzione di beni utili che traino un’occupazione utile “troppo spesso i nostri governanti ci dicono che dobbiamo crescere, che si deve aumentare l’occupazione, ma non ci dicono per fare che cosa. Il Movimento decrescita felice ritiene fondamentale chiedersi come occupare le persone e a che fine”. Ancora, secondo lo scrittore, “Quando operiamo per ridurre gli sprechi di energia o cerchiamo di contenere lo spreco di cibo noi operiamo una decrescita del PIL perché consumiamo meno energia, meno fonti fossili, ma la nostra vita, l’ambiente che ci circonda ne guadagna. Quindi decrescere non vuol dire peggiorare le nostre condizioni, se questa decrescita è selettiva, mirata agli sprechi e alle cose inutili che inquinano. Inoltre ci sono migliaia di nuovi posti di lavoro che possono nascere da questo nuovo modello: basti pensare a tutti quei mestieri che possono nascere per potenziare lo spreco di energia nelle nostre case”.
Pallante parla del proprio movimento come di una “Pasta madre, il nostro movimento infatti vuole essere la pasta madre che si dovrà impastare dentro il pane. Siamo infatti convinti che il movimento della decrescita felice sia solo un precursore che avrà il compito di essere la base per un nuovo modello di sviluppo che alla fine, come il pane, lieviterà, prenderà forma e potrà trasformarsi in alimento”.
Dalle domande emerge, infine, una distinzione netto tra decrescita felice e sviluppo sostenibile. Pallante spiega infatti che “la nostra società sta andando verso un burrone, lo sviluppo sostenibile è solo un modo per rallentare la nostra corsa. La decrescita felice, invece, è il tentativo di cambiare direzione”
Nella foto da destra a sinistra: Fausto Piccinini, Simone Cristicchia, Maurizio Pallante, Luigi Giambartolomei, Danilo Alemanno, Andrea Cantori
presidenza osimo con pallante

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