FABRIANO – I dati dei primi sei mesi dell’anno mostrano preoccupanti segnali di crisi dell’artiginato nel nostro comprensorio.
Rispetto al 2010 possiamo affermare purtroppo che se sarà rispettato questo trend ci troveremo a fine anno 2011 con un pesante segno meno per le aziende artigiane.
Questo dato non ci sorprende in quanto come più volte ribadito lo scenario economico locale non è mutato e le grandi questioni legate alla recessione non sono state risolte ed affrontate con progetti ed idee in grado di ridare ossigeno al distretto fabrianese e far ripartire l’economia.
Analizzando i dati relativi ai primi sei mesi dell’anno rileviamo che a fronte di 47 nuove imprese avviate, ben 62 hanno chiuso i battenti, questo dato si riferisce al comprensorio montano che comprende i seguenti comuni: Fabriano, Sassoferrato, Genga, Cerreto D’Esi, Serra San Quirico.
Per Fabriano registriamo una saldo negativo – 3 ( 26 nate e 29 cessate), il dato più negativo lo fa registrare Sassoferrato con un meno 6 ( 12 nate contro 18 cessate), altra situazione negativa quella di Serra san Quirico con un meno 4 ( 1 nata e 5 cessate) seguono Cerreto D’Esi con un meno 2 ( 7 nate e 9 cessate) e per chiudere Genga con una sola ditta avviata e una cessata.
Se non interverranno fattori di stimolo e prospettive di rilancio alla fine dell’anno temiamo che il dato negativo sarà ben più pesante rispetto al 2010 che fece registrare nei comuni interessati un meno 11.
Visti gli scenari internazionali e presi in considerazione anche i dati negativi relativi all’export fatto registrare dalle grandi aziende del fabrianese nei primi mesi dell’anno e soprattutto in mancanza di un progetto complessivo di rilancio e di un nuovo modello di sviluppo faremo fatica ad attirare investimenti per avviare nuovo imprese.
Come Cna chiediamo a tutte le istituzioni politiche, finanziare ed economiche di impiegare le poche risorse per lo sviluppo, concertando con le associazioni gli strumenti più idonei per raggiungere tale scopo.
In mancanza di una risposta forte il distretto rischia concretamente di essere ridimensionato in maniera pesante e soprattutto di disperdere quella carica imprenditoriale fondamentale per qualsiasi prospettiva di rilancio economico.
CNA ZONA FABRIANO