31 Ottobre 2011
CONTRO LE ULTIME SCELTE DEL GOVERNO
Dopo le ultime scelte annunciate dal Governo nel campo dell’autotrasporto, la Cna Fita (Federazione italiana trasportatori artigiani) ha deciso di proclamare lo stato di agitazione dei suoi associati. Lo rende noto la stessa Federazione, contestando i contenuti di un decreto di prossima emanazione relativi al recepimento del Regolamento europeo sull’accesso alla professione e stigmatizzando la decisione di aprire un tavolo con TrasportoUnito per ridiscutere la legge 127. La Cna Fita contesta in particolare il mantenimento (secondo quanto trapelato da indiscrezioni sul decreto), nei requisiti di accesso alla professione, dell’esenzione dal Regolamento europeo fino alle 3,5 tonnellate per le sole imprese monoveicolari e il fatto che “non si adeguerà la capacità finanziaria ai 9 mila euro per tutti, bensì unicamente per le aziende che intendono esercitare od esercitano la professione di autotrasportatore con autoveicoli fino ai 35 quintali a differenza del maggiore onere di 50 mila euro per tutti gli altri”.
Due provvedimenti ritenuti inaccettabili.
PER RECUPERARE I CONTRIBUTI VERSATI
Cna, Confartigianato, Casartigiani, Confesercenti annunciano l’avvio di azioni legali per recuperare i contributi versati dagli imprenditori nel biennio 2010-2011 per il funzionamento del Sistri (il sistema telematico per la tracciabilità dei rifiuti pericolosi) che non è mai diventato operativo.
Negli ultimi due anni 325.470 imprenditori italiani hanno speso 70 milioni di euro per iscriversi, acquistare oltre 500mila chiavette usb e quasi 90mila black box. Risultato: il Sistri non è mai partito.
Le associazioni chiedono una revisione profonda e strutturale del sistema, per semplificare il quadro normativo e le procedure e rendere il Sistri uno strumento di semplice utilizzo, realmente efficace per contrastare le ecomafie e fondato su criteri di trasparenza ed efficienza. In attesa che il sistema possa davvero funzionare, le associazioni intraprenderanno le azioni legali necessarie nei confronti del Ministero dell’Ambiente per restituire alle imprese risorse che sono quanto mai importanti in questo momento di grave crisi.
Cna e Confartigianato di Fabriano esprimono la più totale opposizione all’azione messa in atto dai commissari governativi con la revocatoria che colpisce le imprese dell’indotto che hanno percepito soldi dalla Antonio Merloni dall’aprile 2008 ad ottobre 2008. Le associazioni chiedono alle istituzioni tutte di fare un’azione di contrasto contro questo atto, che se dovesse passare comporterebbe la chiusura di numerose imprese già in difficoltà a causa della crisi ma anche dei crediti mai riscossi dalla Antonio Merloni. Cna e Confartigianato invitano tutte le imprese che hanno ricevuto la lettera di revocatoria a presentarsi presso i gli uffici delle associazioni per verificare l’azione di contrasto da mettere in campo.
SCADENZA DEL 29 NOVEMBRE
Entro il 29 novembre 2011 le imprese costituite in forma societaria devono comunicare al registro delle imprese, pena l’applicazione di una sanzione, il proprio indirizzo di posta elettronica certificata. Da tale obbligo sono escluse quelle costituite dopo il 29/11/2008 che hanno già dovuto provvedere alla medesima comunicazione in fase di iscrizione. La Cna offre gratuitamente, a chi aderisce entro il 29 novembre 2011, il rilascio della Pec e la relativa comunicazione al registro delle imprese.
E’ inoltre attivo il Servizio Impresa Digitale presso tutte le sedi Cna della provincia di Ancona, che prevede proprio formazione e assistenza alle imprese sia sulla Pec sia sul dispositivo di Firma Digitale.
Il primo ciclo di corsi si è appena concluso. Per informazioni basta rivolgersi alle sedi Cna.
CNA PROPONE IL CIRIACHINO D’ORO PER CARLO BALERCI
Tanti auguri a Carlo Balerci che il 2 novembre festeggia 50 anni di attività. La sua è una bottega di barbiere ormai storica che nasce ad Ancona il 2 novembre del 1961 e che da allora si trova in via San Martino. Carlo inizia come apprendista a 10 anni presso la barbieria “Giorgetti e Balerci” che era situata al n.10 di via Marsala. L’allora “ragazzo di bottega” impara il mestiere con in mano la scopa per pulire il locale e la spazzola per togliere i capelli dalle giacche dei clienti. A seguire lavora allo “Specchio d’oro” a Piazza del Teatro e poi da Ivo Bastianelli, altro storico barbiere dorico.
Nel 1961, di ritorno dalla leva militare, decide di aprire una attività propria. Si affianca ad un socio e bussa alle porte di una banca per accedere ad un mutuo ed avviare un suo salone. Ottiene un buon successo e dopo due anni il debito viene estinto. Da questo momento decide di impegnarsi anche in Cna, l’associazione a cui è iscritto fin da quando è artigiano, si dà da fare in direzione dell’unità della categoria e viene eletto vice presidente del Comitato Unitario dei Barbieri e Acconciatori e dirigente provinciale della Cna.
Sono passati 50 anni, ed oggi Carlo deve lasciare l’attività a causa di un intervento alla spalla. “La Cna – dice Lucia Trenta, segretaria dorica – lo proporrà per il riconoscimento dei Ciriachini d’Oro, perché a nostro avviso rappresenta un caso esemplare di dedizione e di professionalità, che merita un elogio pubblico, che rappresenti il coronamento di una vita dedicata completamente al lavoro, alla famiglia e alla società tutta”.
Ufficio Stampa: Daniela Giacchetti
dgiacchetti@an.cna.it