24 Febbraio 2012
LA REGIONE ESTENDE L’OPERATIVITA’ DEL FONDO ALLUVIONE ANCHE AI DANNI CAUSATI DALLA NEVE
In seguito ad ulteriori chiarificazioni con i dirigenti della Regione Marche relative ai danni subiti dalle aziende per l’emergenza neve si precisa che:
le schede (preferibilmente corredate di foto) che certificano i danni segnalati dalle imprese vanno consegnate ai Comuni di residenza entro il 28 febbraio 2012
al fine di poter accedere a tutti i benefici previsti dalle istituzioni per il risarcimento dei danni (attualmente per il fondo di garanzia gestito dalla Società Regionale di Garanzia Marche e per qualsiasi ulteriore forma di risarcimento che sarà prevista in seguito).
La Regione Marche prenderà in considerazione solamente le richieste che avranno rispettato questa procedura.
La Regione ha esteso ai danni subiti dalle imprese in conseguenza della recente emergenza neve l’operatività del Fondo di secondo grado istituito con DGR 586/2011 e DGR 765 del 30/05/2011 per l’evento alluvionale dell’1-6 marzo 2011. Il fondo interviene a copertura dell’eventuale finanziamento richiesto dalle imprese per i danni materiali subiti a seguito della recente calamità, nonché per il riavvio delle attività fino ad un massimo del 20% del valore complessivo dei danni.
La citata deliberazione prevede una copertura dei finanziamenti richiesti al sistema creditizio per i danni denunciati dall’impresa al Comune con apposita scheda di cui sopra consegnata entro il 28/02/2012.
SCARICA QUI LA DELIBERA DELLA REGIONE MARCHE
Per info: contattare gli Uffici Credito nelle sedi CNA
LE RICHIESTE DELLE IMPRESE MARCHIGIANE PRESENTATE AD ANCONA
Una moratoria dei mutui e un tavolo con la Regione e le banche. Sono queste le richieste delle imprese marchigiane per evitare di essere “strozzate” dai debiti. In particolare si chiede la moratoria delle scadenze di pagamento per sei mesi per i mutui a medio e lungo termine delle imprese e le operazioni di leasing. Analogo slittamento temporale dovrebbe riguardare i finanziamenti a breve termine, ossia le anticipazioni bancarie su crediti certi ed esigibili.
Ad avanzare queste richieste hanno pensato le associazioni di categoria delle imprese marchigiane Legacoop, Confindustria, Cna e Confartigianato Marche, nel corso di una conferenza stampa nella sede della Società Regionale di Garanzia Marche. All’incontro hanno partecipato i presidenti di Legacoop Marche Mauro Angelini, di Confindustria Marche Paolo Andreani, della Cna Marche Renato Picciaiola e della Confartigianato Marche Salvatore Fortuna. I lavori sono stati introdotti dal presidente della Società Regionale di Garanzia Marche (Srgm) Giorgio Cippitelli.
La richiesta di moratoria è rivolta al presidente dell’ABI Marche Massimo Bianconi, “in considerazione” hanno spiegato i presidenti delle associazioni di categoria “dell’eccezionale ondata di maltempo abbattutasi sulle Marche, del recente blocco dei trasporti e delle conseguenze sul traffico merci, che hanno costretto numerose se imprese ad uno stop forzato della propria attività, con le conseguenti notevoli difficoltà ad onorare nei tempi previsti le rate di mutuo in scadenza.”
Nell’intento di raggiungere gli obiettivi indicati, Legacoop, Confindustria, Cna e Confartigianato Marche hanno inoltre chiesto al presidente della Regione Gian Mario Spacca ed all’Assessore all’Industria e Artigianato, Sara Giannini, di convocare al più presto un tavolo di confronto tra Regione Marche, banche e associazioni di rappresentanza delle imprese.
Vincono carrozzieri e automobilisti. Perdono le compagnie di assicurazione che devono ancora una volta riporre nel cassetto l’obiettivo di scegliere al posto dei proprietari a chi far riparare le auto incidentate. La mobilitazione di Cna, unitariamente ad altre associazioni, contro il taglio del 30% sui risarcimenti per chi vuol far riparare l’auto dal carrozziere di fiducia, ha portato la Commissione Industria del Senato a cancellare il comma 2 dell’art 29 del decreto liberalizzazioni, che prevedeva la decurtazione dell’assegno.
Le imprese non dovranno pagare il canone Rai speciale. La Rai aveva manifestato intenzione di esigere dalle aziende il pagamento dell’abbonamento speciale per il mero possesso di apparecchi come computer e simili, normalmente non finalizzati alla ricezione di programmi televisivi.
Subito si sono mosse le associazioni di categoria per eliminare l’assurdo balzello e la Rai ha fatto marcia indietro. Secondo la Cna c’è ancora molto da definire: “bisogna chiarire al di là di ogni dubbio, e una volta per tutte, la normativa sul canone Rai”.
Ufficio Stampa: Daniela Giacchetti
dgiacchetti@an.cna.it