Approvata, dalla Regione Marche, la legge sulle tintorie e lavanderie. E’ la prima in Italia ed attua quanto previsto dalla legge nazionale n. 84 del 22 febbraio 2006. Disciplina l’accesso alla professione e contrasta l’abusivismo. In particolare viene introdotta la figura del responsabile tecnico che deve essere in possesso di specifica idoneità professionale. Le nuove lavanderie dovranno indicare il nome del responsabile tecnico nella domanda di inizio attività mentre quelle aperte al momento dell’entrata in vigore della nuova legge, hanno due anni di tempo per adeguarsi. Pesanti sanzioni vengono introdotte per chi esercita l’attività senza essere in possesso dei requisiti professionali.
Per chi non ha i requisiti, le Province organizzeranno specifici corsi di formazione professionale.
Le tintorie e lavanderie artigiane regolarmente iscritte al registro delle imprese, nelle Marche sono 775 mentre in Italia il comparto conta più di 14 mila aziende, la maggior parte a conduzione familiare.
Anche Cna da anni chiedeva nuove regole per disciplinare un settore in difficoltà, costretto a subire la concorrenza sleale degli abusivi, per questo esprime “grande soddisfazione per l’approvazione della normativa che va incontro alle esigenze di consumatori sempre più attenti alla qualità delle pulizia dei propri indumenti e pertanto privi di esitazioni, in caso di danneggiamento dei capi, nel citare in giudizio per danni la tintoria o la lavanderia”.
“Per questo – conclude la Cna – è fondamentale la qualificazione professionale degli operatori, che rappresenta una garanzia per i clienti e contrasta l’esercizio di attività abusive”.