ROMA – “L'Italia ha necessità di cambiare i paradigmi di riferimento, senza esitazione e senza incertezza. Ha necessità di un nuovo patto sociale e intergenerazionale che dia contenuti e sostenga la fiducia di futuro di tutti, giovani, donne, famiglie e imprese”. Lo ha chiesto il presidente nazionale della Cna, Ivan Malavasi, parlando all'assemblea dell'associazione, svoltasi a Roma giovedì scorso. Malavasi ha citato Roosevelt: “Un Paese è pronto al 'New deal' solo quando è consapevole che il benessere si raggiunge anche grazie al senso di responsabilità e giustizia”.
Ai lavori sono intervenuti: il presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elsa Fornero, la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia.
Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, hanno inviato i loro messaggi.
Alla tavola rotonda “Le proposte delle imprese per l’Italia”, moderata dal giornalista del Corriere della Sera Dario Di Vico, sono intervenuti: il presidente Ania, Fabio Cerchiai, il vice-presidente Alleanza delle Cooperative Italiane, Carlo Mitra, il direttore generale Abi, Giovanni Sabatini, il vice-presidente Confindustria, Edoardo Garrone e il presidente nazionale Cna, Ivan Malavasi.
Era presente anche una folta delegazione della Cna provinciale di Ancona, giunta in pullman nella capitale per seguire i lavori dell’assemblea.
Al rientro, è Otello Gregorini, direttore provinciale Cna, a raccontare i momenti salienti dell’appuntamento: “Crediamo che siano cinque gli ambiti nei quali è necessario incidere con un forte intervento riformista: tagli agli spesa pubblica, riduzione della pressione fiscale sulle imprese e contenimento del costo del lavoro, cessioni del patrimonio pubblico, liberalizzazioni e semplificazioni, infrastrutture ed energia”.
“I sacrifici saranno purtroppo indispensabili – prosegue Gregorini – purché siano equi e proporzionali, trasparenti e utili. D’altra parte siamo ad un punto di svolta che impone a tutti noi, classi dirigenti, imprese, società civile, istituzioni, scuola, università, media, di convergere su un unico obiettivo: mettere in sicurezza i conti, tornare a crescere, creare lavoro e reddito”.
Nel corso dell’Assemblea, la Cna ha ribadito anche la sua disponibilità a collaborare con il governo Monti, riconoscendogli la credibilità necessaria per inaugurare una nuova politica e riprendere il cammino della costruzione europea”.