Le priorità per tornare a crescere: questo il tema al centro dell’assemblea nazionale di Rete Imprese Italia svoltasi all’Auditorium Parco della Musica di Roma giovedì scorso.
Presente una delegazione dei dirigenti della Cna provinciale di Ancona, capeggiata dal direttore Otello Gregorini. Ed è quest’ultimo a rendicontarci la giornata.
“La riflessione proposta da Rete Imprese Italia (di cui fanno parte Cna, Casartigiani, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti) parte da un presupposto: la lezione che questa grande crisi ha impartito è la necessità di ricominciare dalle buone ragioni dell’economia reale e cioè dalle ragioni, insieme, delle imprese e del lavoro.
Passata la fase del rigore che, necessario, è stato praticato, il compito fondamentale della legislatura deve essere ora quello di realizzare una compiuta integrazione tra la disciplina fiscvale e del pubblico bilancio e le esigenze di crescita ed equità.
Le priorità indicate da Rete Imprese Italia per tornare a crescere sono quattro: ridurre la pressione fiscale, proseguire nell’azione di semplificazione, dare credito alle imprese, sviluppare le imprese sostenendo il mercato del lavoro”. (Si veda nota a margine).
E la Cna provinciale di Ancona si dichiara particolarmente d’accordo, continua a spiegarcelo il direttore Otello Gregorini: “Siamo nel pieno della nostra campagna delle assemblee elettive per la quale abbiamo scelto lo slogan Protagonisti, interpretiamo passioni,
che esprime appieno l’importanza del ruolo che tutti gli attori del territorio, imprese, associazioni di categoria, istituzioni, mondo bancario…rivestono per la ripresa del nostro Paese. Siamo noi i protagonisti, tutti, singolarmente con la nostra unicità e insieme con la volontà di collaborare, della nostra economia. Da noi essa può sopravvivere e ripartire, ma ognuno deve fare la sua parte. Noi, pmi e associazioni, consci del nostro ruolo, non molliamo la presa. Il governo deve fare la sua parte. Ora e bene”.
Le richieste al Governo
Ridurre la pressione fiscale
Scongiurare l’ulteriore innalzamento dell’aliquota Iva che causerebbe un ulteriore crollo della domanda innescando ancora recessione; ridurre l’imposizione Irap mediante un progressivo incremento della franchigia ed una progressiva eliminazione del costo del lavoro dalla base imponibile; escludere dall’Imu gli immobili strumentali all’attività di impresa che subiscono già una tassazione attraverso il loro concorso alla produzione del reddito di impresa; ridefinire il tributo rifiuti e servizi Tares.
Proseguire nell’azione di semplificazione
Fare scelte decise di semplificazione normativa e amministrativa: non costa, ma libera risorse per la crescita, favorendo un miglior ambiente imprenditoriale. I costi della burocrazia risultano infatti sempre più gravosi per le imprese. In questa ottica le imprese non devono e non dovranno più subire un sistema come il Sistri che necessita di rivisitazione per le numerose disfunzionalità.
Dare credito alle imprese
Sfruttare il via libera della Commissione Europea per risolvere definitivamente il problema dei pagamenti della PA identificando modalità operative semplici, veloci e di impatto immediato; promuovere un intervento concertato con gli altri Stati europei e con la BCE, affinché quest’ultima eroghi speciali finanziamenti alle banche con vincolo di destinazione a favore del credito alle imprese.
Sviluppare le imprese sostenendo il mercato del lavoro
Intervenire sul costo del lavoro con un piano di interventi strutturali da realizzare in un tempo definito e con una riprogrammazione della spesa pubblica; garantire il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga per tutto il 2013 individuando le risorse in risparmi di spesa; sviluppare gli incentivi per l’assunzione di giovani e favorirne l’ingresso nel mercato del lavoro anche come imprenditori; consentire alle imprese di utilizzare tutte le forme contrattuali, nel rispetto delle norme di legge, ma senza penalizzazioni, per creare nuove opportunità lavorative.
UFFICIO STAMPA: DANIELA GIACCHETTI