di Massimiliano Santini*
L’abusivismo, la contraffazione sono veleni che nuocciono a tutti. Sono mali da sradicare. Per questo accogliamo con grande favore il piano della Prefettura che impartisce idonee disposizioni volte ad assicurare il massimo raccordo tra le iniziative messe in campo ed un percorso di collaborazione strutturato tra enti ed organismi preposti ai controlli.
Tali controlli verranno intensificati nel periodo delle festività natalizie, quando si concentrano eventi di natura anche commerciale, come ad esempio i mercatini o le fiere.
Questa seconda fase della lotta all’abusivismo commerciale e alla contraffazione punta anche a rafforzare l’attività diretta all’individuazione e alla disarticolazione dell’intera filiera del falso: dalle centrali criminali a vario titolo coinvolte nella produzione, importazione, distribuzione e commercializzazione degli articoli di origine illecita, alle strutture di supporto, fino ai terminali di tali pervasive forme di illegalità.
Di questa intensificazione dell’azione di contrasto, come Cna siamo particolarmente soddisfatti perché da sempre scegliamo la legalità, la salute e la professionalità quali migliori garanzie di un mondo imprenditoriale sano.
Il lavoro abusivo avvelena la società. Va fermato.
Nemmeno la provincia di Ancona è libera da questo male: si stimava recentemente una quota superiore ai 20mila occupati irregolari, con un valore aggiunto del sommerso che supera il 10% del PI. Il fenomeno interessa quasi tutti i principali settori economici.
Chi svolge un’attività abusiva, non ha requisiti minimi di professionalità, non esegue un lavoro a regola d’arte e mette a rischio la sicurezza e la salute dei cittadini; non paga le tasse, non versa contributi INPS e INAIL, non rispetta contratti di lavoro né leggi sull’ambiente, espone a rischi chi si avvale dei suoi servizi ed esercita una forma di concorrenza sleale nei confronti di tante imprese che operano nella legalità, mettendone a rischio la sopravvivenza.
*Direttore CNA Provincia Ancona