La politica non metta in liquidazione le imprese: mobilitazione nazionale

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Confcommercio e CNA della Provincia di Ancona parteciperanno lunedì 28 gennaio alla Giornata di Mobilitazione Nazionale indetta da R.E TE. Imprese Italia e saranno presenti con i propri rappresentanti dalle ore 10.30 ad Ancona presso la Loggia dei Mercanti.<--break->

L’iniziativa intende sollecitare risposte e misure efficaci contro la crisi e le difficoltà delle imprese.

Confcommercio, CNA e Confartigianato della Provincia di Ancona intendono dare più forza e visibilità alle oltre 38 mila imprese dei settori rappresentati, sul totale di circa 47 mila aziende che operano in provincia, per fronteggiare le gravi difficoltà che stanno colpendo sempre più l’economia locale e nazionale. In questo contesto si propongono di valorizzare il mondo delle piccole imprese con azioni concrete e vogliono favorire la costruzione di una politica che riconosca il ruolo fondamentale svolto dall’artigianato e dal terziario.

Le forze del lavoro e dell’impresa del nostro Paese, il risparmio delle famiglie, come il successo dell’export italiano sui mercati mondiali anche in questi anni difficili, rappresentano altrettanti punti di forza su cui costruire una prospettiva per il futuro. Anche per questo siamo chiamati a cambiare passo e ad esprimere uno sforzo comune in grado di far sì che Ancona, i territori della Provincia e le Marche mantengano un solido tessuto economico con una radicata presenza della piccola impresa e con una forte coesione sociale. Le Imprese sono pronte a fare la loro parte ma anche la Politica è chiamata a dare risposte concrete, sempre più indispensabili per la tenuta dell'economia.

Per questo Confartigianato, Confcommercio, CNA della Provincia di Ancona hanno voluto aderire compatte alle iniziative previste, a livello nazionale, il 28 gennaio prossimo in occasione della giornata di mobilitazione che ha come obiettivo primario quello di far valere le

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ragioni delle imprese che da troppo tempo sono strette nella morsa recessiva e che hanno bisogno oggi più che mai di una prospettiva di crescita.

Le PMI non possono più tollerare questo stato di cose e devono avere un ruolo primario nell'agenda del prossimo governo; non è un caso che l'iniziativa del 28 gennaio sia generata in piena campagna elettorale.

I temi economici della piccola e media impresa devono essere affrontati subito perché la situazione è drammatica e il sistema da troppo tempo sta vivendo una serie di criticità insostenibili come l'eccessiva pressione fiscale, il crollo dei consumi senza precedenti, un difficile e costoso accesso al credito, una burocrazia esasperante ed onerosa e tante altre problematicità che saranno toccate nel corso dell'iniziativa del 28 gennaio. Tale mobilitazione vuole dunque essere una vera e propria chiamata per rappresentare alle istituzioni, alla politica, alla business community tutta la sofferenza e il disagio delle PMI che si riverbera pesantemente sull'economia nazionale e locale.

Nel corso dell'iniziativa del 28 gennaio saranno analizzati i dati nel dettaglio ma è già possibile dare un'anticipazione statistica per quanto concerne, ad esempio, il valore della variazione percentuale media annua, per abitante in termini reali, dei consumi. Un dato che evidenzia una situazione di impasse anche nella nostra regione dove è stato registrato, nel solo 2012, un calo dei consumi del 4,2% (Ancona -4,7%, Pesaro-Urbino -3,9%, Macerata -4,4%, Ascoli Piceno-Fermo -3,6%). Il segnale è evidente ed è il sintomo di un'economia che soffre oltre modo la staticità di un mercato che ha bisogno di nuovi elementi di ripresa e strumenti di sviluppo da mettere in campo a livello nazionale.

La giornata di mobilitazione del 28 gennaio servirà a ricordare al Paese, alle Marche e ai nostri territori quali sono le priorità per il futuro se di futuro si vuole parlare. Altrimenti il rischio default, detto senza demagogia alcuna, è dietro l'angolo.

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