di OTELLO GREGORINI e MARCO TIRANTI
Direttore e Presidente CNA Provincia Ancona
Tanto “rigore”, ancora poca “equità” e senza “sviluppo”: così ci appare la manovra del governo Monti e a questo punto non ci resta che la recessione.
Abbiamo discusso questa manovra nel corso dell’ultima seduta della nostra Direzione provinciale e abbiamo vagliato ogni suo aspetto in vista del via libera da parte del Senato.
Siamo consapevoli che per il futuro del nostro Paese occorra prendere decisioni difficili per recuperare credibilità internazionale e sotto un certo punto di vista ci sembra che sia stata imboccata la giusta strada: la manovra esprime il rigore necessario e offre certezze, contrariamente al passato, in termini di entrate, ma non è equa e nemmeno prevede adeguate risorse per lo sviluppo.
A partire dal mese di gennaio dovremo sforzarci, sulla base degli impegni assunti da Monti, di prendere una direzione che preveda provvedimenti che favoriscono la ripresa. Un passaggio che a nostro avviso è fondamentale visto che la manovra, così come è stata presentata, contiene passaggi che invece facilitano la recessione.
Altro aspetto molto preoccupante di questa manovra, è che tende a sottovalutare l’importanza delle piccole e medie imprese che invece, ricordiamo, sono quelle che tengono in piedi l’economia, molto più di quanto fanno le grandi.
Quindi, certo, la manovra va fatta, le decisioni difficili vanno prese ma le azioni debbono essere indirizzate a sostenere il reale sistema imprenditoriale italiano.