LORETO – Ieri sera, presso la sala consiliare del comune di Loreto, la CNA di Zona Sud di Ancona ha presentato i dati congiunturali dei comuni di Osimo, Loreto, Castelfidardo, Offagna, Numana, Sirolo e Camerano. I dati sono stati presentati dal direttore del Centro Studi Sistema CNA Giovanni Dini e sono stati commentati dal sindaco Paolo Niccoletti, dall’assessore Dino Elisei e dal direttore Fidimpresa Ancona Daniele Ricciotti. Una indagine quali – quantitativa che purtroppo ha fornito un quadro preoccupante.
Il distretto multesettoriale di zona, secondo i dati forniti, regge meglio la crisi rispetto alla provincia. Il saldo tra imprese che dichiarano un aumento di fatturato e tra quelle che denunciano una diminuzione di fatturato è pari ad -24,2%, la più bassa percentuale della provincia (il calo maggiore si registra nella zona di Jesi con un –40%). Questo però non consola gli imprenditori: la zona sud, infatti, registra la peggiore percentuale nelle previsioni di crescita. Nell’area Aspio – Musone la differenza tra imprese che dichiarano un aumento del fatturato ed una diminuzione del fatturato per il semestre successivo è pari ad -34,4%, la percentuale più alta della provincia. C’è quindi un clima di sfiducia più marcato rispetto alle altre aree provinciali nonostante dati di fatturato migliori.
Tra le difficoltà maggiori dichiarate dalle imprese
di zona, il primo posto è detenuto da “Indebitamento troppo oneroso” (80%), segue la liquidità inadeguata (78%). Nella situazione economica, invece, le imprese dichiarano che la problematica maggiore sono i costi in crescita (85,7%), i margini in calo (83%) e la redditività incerta degli investimenti (80,6%). Il dato più preoccupante riguarda la fiducia: gli imprenditori dell’Aspio – Musone dichiarano che non hanno fiducia nelle istituzioni (87,3%), una percentuale cresciuta in maniera esponenziale nell’ultimo anno.
Per quanto concerne il mercato del lavoro la zona sud di Ancona regge (solo un calo dello -0,8% rispetto ad una provincia che registra il – 12,3%). All’interno però di questo aggregato notiamo differenze sostanziali: crolla la manifattura (-32,7%), mentre i servizi riescono a crescere (quasi un 5% di aumento). Nei settori manifatturieri il crollo maggiore si registra nel calzaturiero e nella meccanica, mentre la crescita dell’occupazione maggiore all’interno dei servizi si ha nella “Sanità e servizi sociali” (19,1%).
Nella demografia di impresa la zona sud registra un saldo di –0,6%, quasi in linea con la provincia (-0,4%). Manifattura e costruzioni sono i settori più falcidiati dalle chiusure, rispettivamente con un –1,4% e un –2,5%.
Infine sono stati resi noti i trend degli investimenti delle imprese di zona. Gli investimenti, dal 2007 al 2011, nel settore manifatturiero sono passati dal 12% del fatturato al 2,7, nelle costruzioni dal 5,4% al 2,3%, nel settore albergo e ristorazione passano dal 7,1% al 3,9%.
Il sindaco Niccoletti ha sottolineato l’aspetto positivo dell’occupazione nei servizi, in particolare di quelli sanitari – sociali, preannunciando che il comune di Loreto intende incentivare nei prossimi anni proprio questa tipologia di attività. L’assessore Elisei, invece, ha evidenziato l’aspetto critico del credito, individuato dagli imprenditori come il primo punto di difficoltà. Ha quindi sottolineato la scelta positiva del comune di Loreto di istituire il fondo di garanzia di secondo livello presso il Fondo Regionale di Garanzia, una scelta elogiata dallo stesso Ricciotti di Fidimpresa che ha anche auspicato che tutti i comuni della provincia di Ancona seguano l’esempio di Loreto e Numana, i primi due comuni della provincia ad aver costituito questo fondo presso la Società Regionale di Garanzia.
Ricciotti, dal canto suo, ha concluso il suo intervento sostenendo la necessità di costruire percorsi di affiancamento alle imprese per permettere di gestire economicamente e finanziariamente questa difficile fase.
“Il dato più preoccupante è quello che riguarda gli investimenti – dichiara Paolo de Angelis, presidente della CNA di Loreto e moderato dell’incontro – Il trend degli investimenti ha raggiunto il punto più basso proprio in questo 1° semestre. Se non invertiamo questa tendenza una ripresa sarà impossibile – conclude de Angelis – Quando parliamo di investimenti, infatti, stiamo parlando di macchinari, di tecnologia, di nuovi brevetti, cioè di tutto quello che ci permette di aumentare fatturato e margini”.
CNA ZONA SUD ANCONA