Non c'è più tempo per le parole. "O arriva una svolta immediata e concreta nella politica economica del Comune di Ancona o si apre una vertenza durissima contro l'amministrazione comunale del capoluogo marchigiano". Protagoniste di questo scontro economico-istituzionale saranno le associazioni del mondo imprenditoriale del commercio, dell'artigianato e dei servizi: Confcommercio, Confartigianato e Cna. Sono infatti i rappresentanti di queste tre sigle a sottoscrivere la durissima presa di posizione della Confcommercio Imprese per l’Italia di Ancona, della Confartigianato di Ancona e della Cna di Ancona. Un affondo comune che evidenzia un patto tra associazioni sulla vertenza Ancona su cui non si può più aspettare. Troppo alta la posta in palio, troppo alto il rischio che si arrivi alla linea piatta dello stato vitale dell'economia commerciale e artigianale del capoluogo: "Dobbiamo superare i personalismi e fare fronte comune contro il pericolosissimo immobilismo che si è creato ad Ancona nel commercio, nell'artigianato e nei servizi".
E' questo lo slogan-manifesto del patto delle tre C nato e siglato per contrastare il rischio di una deriva economica in città e dintorni: "Non possiamo più permetterci – si legge nella nota delle tre Confederazioni – di attendere i tempi della politica. I giochi di palazzo stanno solo aggravando la situazione economica e le migliaia di imprese che le nostre associazioni rappresentano non possono più reggere il colpo di una crisi devastante senza avere strumenti di strategia e tenuta. Questi strumenti dovrebbero essere nelle risposte della politica ma in questo momento la classe dirigente locale non sta facendo bene il proprio lavoro. Dunque strumenti non ce ne sono, risposte men che meno. Noi diciamo basta. O si vara subito un progetto concreto di rilancio, in pochi punti ma ben concreti, dell'intero settore o sarà scontro con la politica tutta".
Niente più metafore o giri di parole: il patto delle tre C punta alla sostanza senza se e senza ma: "I nostri direttivi – concludono le sigle in questione –, hanno scelto una strada comune perché sono convinte che l'unione fa la forza. Ora faremo sentire tutto il nostro peso e non ci fermeremo di fronte al muro di gomma della politica".