Il primo semestre del 2014 offre un brutto risultato per il commercio dorico: 80 nuove aperture a fronte di ben 113 cessazioni e per quanto riguarda la ristorazione 11 aperture e 20 cancellazioni.
Lo studio è quello della Cna di Ancona che mette sotto il riflettore una situazione disastrosa e rilancia con forza la richiesta di azioni urgenti da parte di tutti i decisori politici.
“Ho chiesto al nostro centro studi Sistema un’indagine specifica sul commercio e la ristorazione del capoluogo – spiega Andrea Riccardi Segretario della Cna di Ancona – perché, passeggiando in centro, sono sotto gli occhi di tutti le tante saracinesche abbassate con affisso il cartello affittasi ed è importante parlare con dati alla mano. I numeri sono catastrofici: il saldo sul commercio all’ingrosso e al dettaglio della città di Ancona è di –33 attività e quello del settore alloggio e ristorazione di –9. Se l’andamento fosse diverso da quello del resto della provincia, gli interlocutori a cui indirizzare richieste di aiuto sarebbero solo il Sindaco e la sua giunta, ma visto che anche nel resto del territorio provinciale i dati sono negativi (saldo del commercio –175 e della ristorazione –36), i referenti a cui indirizzare le nostre richieste sono tutti i livelli della pubblica amministrazione, da quello comunale a quello regionale e nazionale”.
Ad accelerare l’analisi dello studio della Cna, anche la recente notizia di un dietrofront sui permessi dei dehor.
“Siamo dispiaciuti del pantano burocratico in cui ci vediamo imprigionati – continua la presidente della Cna cittadina Loredana Giacomini – e ci aspettiamo che in ogni tavolo decisionale si tengano in considerazione i dati preoccupanti elaborati dal nostro Centro Studi, che mettiamo a disposizione di chiunque volesse visionarli. Il rilancio della città parte da politiche di sostegno, di rivitalizzazione del centro, di aiuti per chi vuole avviare una nuova attività sul territorio, di supporto al potere d’acquisto per riavviare i consumi, ma anche di semplificazioni burocratiche e snellimenti amministrativi, che garantiscano certezze e consentano agli imprenditori di programmare investimenti a medio-lungo termine”.
Sul discorso dehor la Cna segue la linea dell’amministrazione, già concordata e concertata nei mesi scorsi, e chiede un’attenzione particolare affinché non si verifichi una desertificazione di Corso Mazzini, cuore nevralgico del centro cittadino e potenziale richiamo di turisti e visitatori.
UFFICIO STAMPA: DANIELA GIACCHETTI