I tagli senza sostegno non aiutano l'economia. La Cna incontra l'assessore regionale Marcolini

Come sostenere il nostro sistema produttivo e superare questa fase particolarmente difficile; la Regione Marche: quali e quante risorse potrà attivare in questa direzione.

Questi gli argomenti al centro dell’assemblea della Cna Provinciale di Ancona, svoltasi nella serata di martedì 24 luglio scorso presso il centro direzionale della zona Baraccola alla presenza dell’assessore regionale a Bilancio e Cultura Pietro Marcolini.

Presenti anche il direttore e il presidente della Cna provinciale di Ancona, Otello Gregorini e Marco Tiranti, è stato un confronto aperto sui temi più importanti per la nostra economia.

Sullo sfondo della discussione: la crisi che sta minando la tenuta del sistema produttivo. Nella relazione introduttiva, Gregorini ha parlato molto di tagli nei trasferimenti che incidono profondamente sulla disponibilità di risorse utili alla ripresa chiedendo anche quanto i sacrifici del pubblico siano sullo stesso livello di quelli del privato. “Ci sono alcuni punti fermi – ha detto Gregorini – che non possono essere toccati: sanità, sociale, scuola e sostegno alle imprese in primis”. Nella limitatezza delle disponibilità, alla Regione la Cna chiede di contenere i costi, tagliando dove è ancora possibile tagliare e di indirizzare risorse verso alcune priorità: ammortizzatori sociali, consorzi fidi che forniscono credito alle imprese, innovazione e ricerca, internazionalizzazione, comparto costruzioni.

L’assessore Marcolini ha risposto ribadendo che la situazione è oggi davvero preoccupante e che proprio in giornata odierna (25 luglio) si tiene a Roma l’incontro Stato-Regioni per verificare se è possibile contenere i tagli alla sanità (che nelle Marche incidono per un insostenibile 20%).

Per quanto riguarda il bilancio regionale, Marcolini ha subito spiegato che su un bilancio di 5 miliardi, solo 80 milioni sono gestibili. Rispetto alle richieste della Cna, l’assessore regionale ha affermato che verranno trovati 10 milioni per sostenere i consorzi fidi; 2,5 milioni per i bandi sull’innovazione approvati ma ancora senza copertura; 3 milioni verranno recuperati dalla programmazione europea per progetti a sostegno del mondo delle pmi.

Per quanto riguarda gli ammortizzatori in deroga: “Meno sostegno al vecchio e più al nuovo”, ha detto Marcolini, in parole povere “se ho 100, 80 lo destino agli ammortizzatori, 20 lo uso per ripartire”.

Cna e Regione hanno concordato infine nel definire i tagli imposti dal governo “necessari data la situazione di crisi, ma ora aspettiamo azioni concrete per lo sviluppo, ancora drammaticamente non messe in atto”.  I filoni guida per la ripresa potrebbero essere: risparmio energetico, rilancio del manifatturiero, bonifiche ambientali, tutela del territorio. Settori in cui si può dare lavoro rimettendo in moto l’economia al contempo facendo opere utili e indispensabili.

UFFICIO STAMPA: DANIELA GIACCHETTI

 

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