A ridosso delle elezioni comunali, CNA Ancona ha elaborato un documento da sottoporre a tutti i candidati a Sindaco per offrire indicazioni provenienti del mondo dell’artigianato, del commercio, delle piccole imprese e dei cittadini e pensionati.
Nel breve periodo, secondo l’associazione di categoria, sono fondamentali 3 obiettivi. In primo luogo la necessità di concentrare l’attenzione sulle priorità di sistema: l’uscita dal porto (già finanziata e pressoché pronta a diventare cantiere), la costruzione di nuovi parcheggi in centro (in primis quello della Galleria S. Martino) e un sistema di autobus a basso impatto ambientale.
In secondo luogo occorre completare rapidamente i lavori di riqualificazione ex IPSIA, Palazzo Provincia, Mercato delle Erbe Centrale, Mercato delle Erbe di Piazza d’Armi. Riutilizzo o abbattimento degli altri numerosi contenitori fatiscenti (es. l’ex Angelini). Infine individuare un contenitore attrezzato per organizzare eventi in città.
Infine le parole d’ordine che la CNA intende perseguire nel prossimo mandato: Ancona deve essere pulita, bella, accogliente e aperta. Occorrono azioni di dissuasione degli atti di vandalismo e inciviltà, con attivazione di telecamere funzionanti e sanzioni. Costituire un assessorato alla “bellezza” (sul modello di altre esperienze italiane) e una società apposita che si occupi dell’attività di manutenzione per evitare ritardi negli interventi. Occorre aprirsi al privato sia per interventi di manutenzione e decoro (si pensi alle rotatorie), sia per quanto concerne i grandi progetti di riqualificazione, in primis il parco del Cardeto.
Una nota a parte meritano gli interventi richiesti dai nostri pensionati: il principale impegno per la popolazione che chiediamo alla nuova amministrazione, sempre più anziana, è quello di favorire la domiciliarità migliorando l’habitat prima che progettare i servizi. La riqualificazione e l’adeguamento degli alloggi alle nuove esigenze della persona deve essere uno dei principali obbiettivi di una amministrazione consapevole e lungimirante.
Il Comune di Ancona deve aprire un confronto con la Regione per salvaguardare i servizi sociosanitari della città. C’è da ricordare che ad Ancona nel corso degli anni sono stati chiusi ben cinque ospedali e il sesto è in chiusura (INRCA di via della Montagnola).
“Tutti i punti descritti nel nostro documento hanno lo scopo di costruire un capoluogo sempre più riferimento della Regione – hanno commentato Raffaele Giorgetti e Andrea Cantori, presidente e segretario CNA – Nel lungo periodo occorre che la città stringa sinergie con i comuni limitrofi, auspicando un percorso che porti a forme di collaborazione e operatività sempre più stringenti. Tale obiettivo di lungo periodo è a nostro giudizio necessario per competere con le grandi aree urbanizzate italiane nel reperimento dei fondi pubblici per le opere e non solo – concludono Giorgetti e Cantori – Oggi infatti sempre più le dimensioni contano”.
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Elezioni Amministrative 2023: le proposte della CNA di Ancona