Falconara Marittima, CNA chiede interventi a sostegno delle imprese

Cna incontra l’Assessore alle attività Produttive di Falconara Marittima per capire quali strategie sono state messe in campo dalla pubblica Amministrazione a tutela del tessuto produttivo locale
 
La Cna incontra l’Assessore alle Attività Produttive Raimondo Mondaini per fare il punto della situazione e capire quali politiche sono state ritenute adatte a rafforzare e supportare il tessuto produttivo locale.
“Il territorio e le imprese stanno attraversando un momento di difficoltà – afferma Andrea Riccardi Segretario della Cna di Ancona – e, nonostante a Falconara Marittima si registri per il primo semestre dell’anno un saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni (+7) rispetto al dato negativo provinciale (-51), le imprese esistenti stanno attraversando un periodo prolungato di stagnazione dovuto a una riduzione dei consumi, a una difficoltà di accesso al credito, a un calo delle assunzioni e a una burocrazia asfissiante”.
Secondo i dati della Cna, a Falconara Marittima, così come a livello provinciale, è il settore del commercio a registrare i dati peggiori, con 16 nuove iscrizioni e 29 cessazioni (saldo –13); in provincia le cessazioni sono ben 457 contro 282 nuove imprese (-175).
“Assieme al Presidente della Cna locale Claudio Regini – continua Riccardi – abbiamo chiesto all’Assessore Mondaini di mettere in atto degli sgravi sulla tassazione locale per chi decide di avviare una nuova attività sul territorio e di alleggerire il costo della tassa dei rifiuti per le imprese esistenti. Denominatore comune deve, in ogni caso, essere la semplificazione delle pratiche burocratiche diventate, ormai, opprimenti”.
Tornando ai dati forniti dalla Cna, a Falconara Marittima vanno male il settore della manifattura (saldo –6), delle costruzioni (-2) e dell’ agricoltura (-3); a portare il saldo in positivo sono le imprese non classificate dalla Camera di Commercio (+27) e quelle legate all’alloggio e alla ristorazione (+6), dato in controtendenza rispetto all’intera provincia, dove il numero di cessazioni (100) è superiore alle aperture (64) con un saldo di –36.
Secondo i rappresentanti della Cna, la pubblica amministrazione locale deve non solo supportare le imprese esistenti ma rendere appetibile il territorio per agevolare il ricambio generazionale e la nascita di nuove attività commerciali ed artigianali.
“Da tempo chiediamo che il comune di Falconara investa sul decoro urbano e sull’illuminazione pubblica e migliori la percezione di sicurezza cittadina – continua il Segretario della Cna di Ancona – Questa volta abbiamo chiesto all’Assessore anche un impegno ad intraprendere la strada della semplificazione burocratica. Auspichiamo, in questo senso che venga applicata la normativa che prevede che tutti i documenti possano, e debbano, essere trasmessi attraverso posta elettronica certificata, in modo da alleggerire l’impegno degli imprenditori, ridurre i costi dell’impresa e accelerare i tempi degli iter burocratici”.
La Cna ha, così, messo in agenda un prossimo incontro con l’Assessore per sciogliere il nodo su cosa sia effettivamente possibile trasmettere via Pec e portare come esempio quello che altri comuni del nord Italia hanno messo in campo per alleggerire il peso burocratico e la tassazione locale.
CNA ZONA NORD

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