La concertazione vince e le imprese potranno essere risarcite
SENIGALLIA – Ottocentomila euro di rimborsi per le imprese che hanno subìto danni in seguito all’esondazione del Cesano nel novembre 2010.
Questo l’eclatante risultato ottenuto dalla Cna, unitamente ad Amministrazione Comunale di Senigallia e alle imprese del Cesano. Frutto concreto di un’opera di concertazione durata un anno e mezzo, condotta in maniera rigorosa a tutela delle posizioni in campo. La dialettica, il rispetto e la responsabilità collettiva hanno avuto la meglio sugli interessi personali e hanno prodotto un risultato che rappresenta nel suo genere una eccezione nel desolante panorama nazionale.
Casi analoghi infatti, con imprese coinvolte da fenomeni calamitosi più o meno rilevanti, attendono ancora di essere presi in seria considerazione con interventi che rispondano alle legittime istanze debitamente documentate.
Le 25 attività ubicate a margine della strada della Bruciata nella frazione del Cesano hanno visto riconosciute le loro richieste di danni riscontrati a seguito della copiosa alluvione che ha colpito la città nel novembre 2010, ottenendo dall’assicurazione la liquidazione delle somme concordate tra i periti e le attività interessate alla procedura nei mesi scorsi.
L’ammontare complessivo di circa 800.000 euro sarà versato nelle casse delle imprese che all’epoca dei fatti avevano attestato con documentazione fiscale e materiale fotografico gli effetti prodotti dall’esondazione del fiume Cesano. La Cna di concerto con il sindaco Mangialardi si era prontamente recata sul posto per fornire assistenza alle attività avvolte nel fango, in preda alla disperazione per aver perso buona parte delle attrezzature, dei materiali e degli arredamenti. Nei giorni a seguire, dopo la prima grossolana ricognizione dei danni, la Cna aveva avviato un’azione sindacale condividendo con le imprese un percorso che si sarebbe poi dimostrato lungo e tortuoso, mettendo a dura prova la tenuta emotiva degli imprenditori, determinati nel ripristinare l’operatività aziendale.
Oggi, a distanza di circa un anno e mezzo da quell’infelice evento naturale, le attività ricevono il meritato premio, che consiste nell’erogazione ormai prossima di circa l’80% dell’intero ammontare dichiarato, ripartito in misura variabile tra le 25 aziende interessate.
“Resta solo la questione relativa alla prevenzione – dichiara Massimiliano Santini, segretario Cna Zona Senigallia – : le attività hanno rimarcato la necessità di scongiurare in ogni modo il ripetersi del fenomeno, attraverso la messa in opera da parte di chi di dovere di interventi di contenimento degli argini del fiume, associata ad un costante monitoraggio della situazione. Infine oltre a rinforzare le sponde del corso d’acqua sarebbe opportuno intervenire nell’abbassare il letto del fiume con un’operazione che potrebbe portare al riutilizzo del materiale ricavato”.
UFFICIO STAMPA: DANIELA GIACCHETTI
Falegnameria senigalliese sott’acqua dopo l’esondazione del 2010