L’appuntamento con le urne è un passaggio fondamentale per il nostro futuro
OTELLO GREGORINI*
ANCONA
Ultimi giorni di campagna elettorale, poi cominceremo ad avere un’idea di cosa potrà accadere dopo il voto, ovvero capiremo se è stata manifestata la capacità di realizzare un governo, possibilmente stabile ed autorevole, o se andremo verso un buio periodo di ingovernabilità. Questo sarebbe un dramma, tanto più amaro per chi opera quotidianamente sul mercato e per qualsiasi soggetto economico. L’ingovernabilità vanificherebbe infatti tutti i sacrifici fatti, ci farebbe rientrare in una nuova turbolenza finanziaria e date le attuali condizioni economiche in cui versa il Paese, sarebbe, più che un dramma, una vera e propria tragedia.
L’imprenditore è per indole da sempre ottimista e fino all’ultimo minuto utile mantiene la sua positività cercando di guardare avanti con spirito costruttivo, per cui anche noi, come rappresentanti del mondo imprenditoriale, confidiamo nella capacità da dare vita ad un governo che scongiuri l’ipotesi-ingovernabilità.
Avere un governo in grado di governare, di per sé non è comunque la soluzione di tutti i problemi, ma è la premessa indispensabile da cui partire per rilanciare, riformare, portare verso la crescita il Paese.
Il mondo che noi rappresentiamo, fatto di piccole e medie imprese, è affaticato da tante preoccupazioni e disagi e dallo sforzo compiuto in ogni caso per guardare avanti con positività. Per questo motivo dalle elezioni, e quindi dal nuovo governo che si insedierà, dovranno arrivare risposte immediate ed incisive sulle quali ricostruire un clima di fiducia.
L’Italia si trova, nell’affrontare queste elezioni, in un momento di passaggio estremamente delicato sia sotto il profilo della tenuta economica sia sotto il profilo della tenuta politica ed istituzionale. In poche settimane dobbiamo vincere una duplice sfida: rivedere il ruolo della politica affinché agisca nell’interesse generale a tutela di cittadini e imprese e al contempo avviare un percorso virtuoso di rilancio dell’economia creando lavoro, opportunità per le imprese, facendo ripartire i consumi interni e tutte le attività che hanno un mercato domestico.
Tutto ciò deve essere legato alla capacità di promuovere il Made in Italy: promuovere la nostra buona italianità, in tutti i settori, nel mondo è la giusta risorsa.
L’impresa chiede risposte concrete e veloci, non va delusa con un mucchio di parole, vuole fatti veri. Noi speriamo proprio di trovare nel nuovo parlamento e nel nuovo governo persone autorevoli, capaci, e soprattutto in grado di compiere fatti.
* Direttore CNA Provincia Ancona