Elezioni amministrative: i sei protagonisti a confronto in CNA

Giovedì 27 aprile, presso l’auditorium Venanzi della CNA Provinciale, si è svolto il confronto tra i candidati a sindaco del comune di Ancona. Il confronto si è incentrato sulle tematiche sollevate dal documento sviluppato dalla presidenza CNA di Ancona.

Acceso dibattito sul primo grande tema della serata: le opere prioritarie per la mobilità. Simonella ha illustrato una mobilità a cerchi concentrici, con parcheggi scambiatori e un anello filoviario. Bettino, Rubegni, Rubini, Silvetti e Sparapani invece si sono concentrati sulla metropolitana di superficie, ritenendo questo progetto necessario per limitare l’impatto ambientale, diminuendo il trasporto su gomma.

Sulla questione manutenzione e decoro. Rubini e Sparapani hanno sottolineato lo scarso personale destinato alla manutenzione (6 operatori), rimettendo quindi mano al piano del personale. Silvetti ha invece proposto l’istituzione di un “ufficio speciale per la strategia urbana” sotto l’egida diretta del Sindaco, composto da tecnici comunali, università e ordini professionali.

Simonella ritiene necessario individuare un presidio come Mobilità & Parcheggi che sarà quindi la società che si occuperà delle manutenzione, una società pubblica ma con un approccio privatistico che secondo la candidata è quello che serve su questo fronte. Battino invece ha ribadito la necessità dell’ascolto degli operatori commerciali (definiti “sentinelle”) per programmare gli interventi da porre in essere. Rubegni ha rilevato la necessità di un senso civico dei cittadini proponendo anche un assessorato al “senso civico”.

Sull’ultimo punto, i grandi contenitori della città, Silvetti ha posto l’accento sulla necessità di riorganizzare la gestione dei contenitori con la centralità delle Muse e posto l’accento sulla necessità di recuperare l’ex Angelini e il Mercato di piazza medaglie d’Oro. Simonella pone l’accento, in questo contesto, sugli investitori privati facendo l’esempio dell’ex Stracca ed ex Ipsia, sottolineando infine l’opportunità di lavorare sugli strumenti urbanistici necessari per le ristrutturazioni di questi luoghi. Sparapani invece ritiene necessario in questo contesto rivedere il piano regolatore perché sono cambiate le esigenze della città e delle categorie produttive, norme tecniche che spesso ostacolano la rigenerazione della città. Battino rileva che non esistono solo contenitori nel centro città, ma anche fuori dal centro storico e rimarca la collaborazione con i privati per un recupero soprattutto destinato al turismo. Anche Rubegni concorda che vi sono molti contenitori fuori dal centro storico che necessitano di recupero come i circoli che sono in stato di abbandono, ma rileva anche che il contenitore più “potente” della città è il porto e ritiene necessario un suo sviluppo in un contesto commerciale.

Rubini ha chiesto uno stop alla strategia di recupero con la costruzione di supermercati con “operazioni speculative chiare” (Vallemiano, scuola della Montagnola) e propone l’adozione di un “regolamento dei beni comuni”.

Il confronto è stato realizzato grazie al contributo del confidi UNICO.

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