Per i lavoratori dipendenti
In base a quanto previsto dal Decreto c.d. “Aiuti”, i datori di lavoro, nel mese di luglio 2022, devono riconoscere in via automatica, ai lavoratori dipendenti in possesso dei requisiti richiesti dalla norma, un bonus pari a 200 euro, a titolo di una tantum.
Condizioni di spettanza
Al dipendente spetta l’indennità:
- se, nel primo quadrimestre dell’anno 2022, per almeno una mensilità, è risultato destinatario dell’esonero contributivo 0,80% (art. 1, comma 121, legge n. 234/2021), avendo conseguito un imponibile previdenziale non superiore a 2.692 euro; tale controllo sarà comunque svolto dal datore di lavoro scrivente;
- una sola volta, anche nel caso in cui sia titolare di più rapporti di lavoro.
Condizioni per l’erogazione del beneficio
I lavoratori destinatari della misura, ossia i lavoratori che soddisfano le condizioni di cui sopra, devono produrre il prima possibile al proprio datore di lavoro una dichiarazione in cui attestano di non essere titolari di uno o più trattamenti pensionistici o simili e di non appartenere ad un nucleo familiare beneficiario del reddito di cittadinanza.
Per poter procedere all’ erogazione di tale bonus entro il mese di luglio 2022, i datori di lavoro devono consegnare ai propri dipendenti l’informativa con la quale dichiarare di rientrare nei criteri per ricevere l’indennità, e riconsegnarla compilata entro il 30 giugno 2022.
Per i liberi professionisti
La indennità non costituisce reddito ai fini fiscali ed è attribuita d’ufficio o a domanda, a seconda della tipologia di soggetto destinatario. Coloro che devono presentare la domanda, possono farlo presso gli istituti di Patronato.
La prestazione può essere corrisposta a ciascun soggetto una sola volta, sebbene lo stesso possa rientrare in più tipologie di destinatari.
Le categorie che per ottenere i 200 euro devono presentare specifica domanda presso un patronato sono:
- Lavoratori domestici che abbiano in essere uno o più rapporti di lavoro
- Titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di cui all’articolo 409 del codice di procedura civile iscritti alla Gestione Separata (redditi 2021 non superiori a 35.000 euro)
- Lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti
- Lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo
- Lavoratori autonomi, privi di Partita Iva, che, nel 2021 siano stati titolari di contratti autonomi occasionali riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 del codice civile iscritti alla Gestione Separata
- Incaricati alle vendite a domicilio, titolari di Partita Iva attiva iscritti alla Gestione separata.
Siamo in attesa delle disposizioni dell’Inps, che farà pervenire con apposita circolare
Scarica la scheda di sintesi con i requisiti da rispettare per i lavoratori autonomi