Costretti a tremare per il maltempo
CNA: “Chi deve agire, agisca! La prevenzione non può attendere”
di DANIELA GIACCHETTI
CASTELFIDARDO – “Non è più rinviabile una politica di messa in sicurezza del nostro territorio. La prevenzione non può attendere. Alle parole devono seguire finalmente i fatti!”. E’ perentoria la Cna, indignata dopo l’ultima calamità legata al maltempo che ha visto in particolare la zona a sud di Ancona subire ennesimi, gravi danni.
Aziende allagate, fiumi di acqua e fango: nei giorni scorsi questo era lo scenario in Valmusone.
Il maltempo ha colpito a macchia di leopardo concentrando le peggiori conseguenze in zona Squartabue.
Qui si trovano due aziende del sistema Cna: la Sar (componenti elettronici) e la Blupura (realizza fontane d’acqua). Entrambe hanno subito allagamenti che hanno danneggiato macchinari e merce per un totale di oltre 100mila euro di danni.
“Riteniamo inaccettabile – dichiara Andrea Cantori, segretario Cna Zona Sud – continuare a contare i danni causati dal maltempo, soprattutto in questa zona dove abbiamo avuto una delle peggiori inondazioni negli anni passati (la terribile bomba d’acqua del 2006, ndr). Occorre un piano di prevenzione e opere che permettano di porre fine alla minaccia che grava sulle nostre aziende e sui cittadini. I sindaci di tutta la zona sud devono attivarsi congiuntamente per mettere in sicurezza l’area dal rischio idrogeologico”.
“Non è più possibile – continua Cantori, che in questo giorni ha toccato con mano la situazione – essere costretti a tremare di paura ogni volta che piove. Basta burocrazia, basta rimpalli: la prevenzione non può aspettare, il territorio va difeso e non consumato”.
La Cna sorveglierà da ora in avanti ogni promessa rilasciata a caldo da chi di competenza, per verificare che il tempo, oltre alle memorie, non cancelli le intenzioni.
Intanto Cna ricorda che tutte le imprese aderenti all’Ebam hanno la possibilità di richiedere il contributo per calamità naturali che viene riconosciuto nella misura del 20% rispetto alle spese sostenute per il recupero dei danni subiti. Il Fondo interviene a favore delle aziende quando si verifichi un danno diretto alle stesse e la eventuale sospensione/riduzione di orario di lavoro dei dipendenti è attivata. Quando questa derivi dal danno subito dall’azienda, per il ripristino dell’attività lavorativa, il contributo è pari al 20% delle spese riconosciute, con un limite massimo di euro 8.000,00.
“E’ fondamentale – sottolinea il segretario Cna – che le imprese fotografino eventuali danni subiti documentando il tutto”.
Per ogni informazione contattare Andrea Cantori (Cna Zona Sud di Ancona) al numero 3483363017 – email: acantori@an.cna.it