Detenuti sui banchi di scuola, per gettare le basi di una concreta possibilità di lavoro e quindi di reinserimento sociale a pena scontata, grazie al corso della Cna per “conduttori di caldaie – impianti termici” al carcere di Montacuto.
La seconda edizione del corso, proposto da Cna Ancona e realizzato in collaborazione con Formart, ente di formazione della Cna regionale, ha preso avvio ieri, lunedì 18 luglio.
I nuovi iscritti sono 16, tutti molto motivati nel cogliere questa opportunità, considerata estremamente utile per acquisire conoscenze spendibili 'fuori', una volta usciti dal carcere.
Proprio su questo argomento, nella prima giornata di lezione, molte sono state le domande rivolte ai due docenti: l'ing. Massimiliano Grohmann dello studio Grohmann di Senigallia e Fabrizio Ferraioli titolare della Ferraioli Srl, società che opera da molti anni nel campo dell'impiantistica ad Ancona. Entrambi sono alla loro seconda esperienza, essendo stati già docenti lo scorso anno.
Il corso ha una durata complessiva di 75 ore di lezioni teorico–pratiche, con lo scopo di far acquisire ai detenuti partecipanti conoscenze e competenze nell’ambito della riparazione e manutenzione di impianti termici nelle abitazioni e nei luoghi pubblici.
“La nostra proposta progettuale – dice Lucia Trenta, segretaria Cna Ancona – ha avuto un grande successo lo scorso anno, tanto che quest’anno ci hanno chiesto di riproporre lo stesso corso sia a Montacuto sia a Barcaglione, in quanto attraverso questa iniziativa forniamo agli allievi una concreta opportunità di migliorare il proprio bagaglio culturale e di nozioni tecniche, utili una volta usciti dalla struttura carceraria. La materia insegnata è infatti piuttosto richiesta nel mercato del lavoro attuale, in un ambito in cui si pretende sempre maggiore attenzione alle manutenzioni ed ai controlli di qualità degli impianti”.
“Quali docenti esperti – continua Trenta – riproponiamo imprenditori artigiani che ben conoscono le richieste del mercato. Inoltre, la relazione che si instaura tra docenti ed allievi potrebbe in seguito offrire spunto per future collaborazioni, qualora gli allievi intendano cercare un’occupazione in questo ambito lavorativo”.
Scopo della Cna con questo progetto formativo è dunque perseguire l’obiettivo di recuperare socialmente la persona detenuta in quanto l’esperienza formativa teorico-pratica gli consente di utilizzare capacità produttive che altrimenti andrebbero totalmente inutilizzate, prospettare una dimensione di autonomia economica, autorealizzazione e valorizzazione delle proprie capacità, favorendo lo sviluppo e l’affermazione della dignità sociale della persona, infine prevenire, limitandole, situazioni di abbandono, disagio, depressione e devianza.
Inoltre, ieri, all’apertura del nuovo corso, sono stati consegnati gli attestati di frequenza ai 15 allievi che avevano frequentato la prima edizione.