CNA e Confartigianato scrivono ai Sindaci dei Comuni
Semplificazione degli adempimenti, proroga del termine di versamento dell’acconto, inapplicabilità di sanzioni e delibere omogenee: queste le richieste
Crisi e burocrazia stanno uccidendo cittadini e imprese. In questo clima di gravi incertezze la nuova TASI aggiunge ulteriori difficoltà. Con questa preoccupazione, Cna e Confartigianato della provincia di Ancona hanno scritto una lettera a tutti i Sindaci per chiedere la semplificazione degli adempimenti.
“Per quanto riguarda la TASI, non si tratta solo di una nuova tassa – scrivono le due associazioni di categoria – essa porta con sé problemi crescenti di natura operativa sia per le incertezze legate alle scadenze del versamento del nuovo tributo sia per l’estrema eterogeneità delle delibere che i Comuni stanno adottando per la determinazione di aliquote e detrazioni”.
Cna e Confartigianato quindi chiedono ai Sindaci, il rispetto di quella “massima semplificazione degli adempimenti” richiamata dal legislatore nell’articolo 1, comma 689, legge n. 147 del 27 dicembre 2013, e che dovrebbe essere attuata, in particolare, con l’invio di “modelli di pagamento preventivamente compilati da parte degli enti impositori“.
A livello nazionale, le Confederazioni si sono già attivate con la presentazione di emendamenti, richieste al Ministro dell’economia e delle finanze e comunicati stampa che, nell’immediato, hanno l’obiettivo di ottenere una proroga generalizzata dei termini di pagamento e una sanatoria per gli omessi e insufficienti versamenti.
“Nel contempo – continuano Confartigianato e Cna rivolgendosi ai Sindaci – si ritiene inevitabile sostenere una riforma della fiscalità immobiliare che sopprima la TASI e reintroduca il solo tributo IMU, con il sistema di detrazioni per le abitazioni principali stabilite a livello centrale. La sovrapposizione dei due tributi è insostenibile, oltreché in termini di pressione fiscale, da un punto di vista esclusivamente gestionale”.
A livello locale, le associazioni Confartigianato e Cna oltre che ribadire la disponibilità ad un confronto con i Comuni sollecitano i Comuni a concedere una proroga del termine di versamento dell’acconto. L’azione può essere rafforzata con l’inapplicabilità di sanzioni o interessi qualora il versamento dell’intero tributo sia comunque correttamente eseguito entro il termine del 16 dicembre 2014.
“E’ opportuno, inoltre – concludono le due associazioni – sollecitare affinché le delibere siano quanto più omogenee almeno nell’ambito della stessa provincia”.
GLI UFFICI STAMPA