In merito alla discussione in corso sul bilancio preventivo 2012 del Comune di Ancona, CNA, Confartiganato e Confcommercio apprezzano la direzione che è stata presa dalla giunta ieri circa i tagli sia alle spese fisse sia a quelle libere già preventivate. Infatti la proposta va incontro a quanto le associazioni di categoria avevano chiesto durante la riunione di lunedì mattina, anche se le stesse associazioni ribadiscono che il taglio preventivato non è ancora sufficiente e che si deve operare in modo più drastico per cercare di contenere quanto più possibile spese non strettamente necessarie.
Secondo CNA, Confartiganato e Confcommercio, infatti, occorre raggiungere almeno i 2 milioni di tagli in entrambe le voci di spesa, per non andare ad aumentare troppo l’IMU.
Proprio a proposito dell’aumento dell’aliquota IMU da parte del Comune, artigiani e commercianti – se da una parte apprezzano la distinzione tra immobili in cui l’imprenditore esercita la propria attività e immobili sfitti, con conseguente aliquota ribassata sui primi – dall’altra chiedono che si faccia un ulteriore sforzo e che proprio per i locali ad uso dell’attività di impresa artigiane e commeciali si lasci l’aliquota base, ovvero 7,6 per mille.
Le Associazioni infine hanno sollecitato urgentemente un nuovo incontro con la Giunta per un ulteriore approfondimento delle voci di bilancio anche al fine di individuarne l’utilizzo.
IL PATTO DELLE 3 C: CONFCOMMERCIO .- CNA – CONFARTIGIANATO