Si è svolto stamattina in Comune ad Ancona un incontro tra il sindaco Fiorello Gramillano, l’assessore bilancio Andrea Biekar e le associazioni di categoria. Per la Cna, era presente Lucia Trenta segretaria dorica. Sindaco e assessore hanno illustrato il bilancio preventivo 2012 che domani mattina sarà discusso in giunta.
In base a quanto illustrato, le spese fisse ammontano a 83 milioni di euro; le spese libere su proposte dei vari assessorati ammontano ad oltre 28 milioni; per chiudere in pareggio il bilancio mancano 12 milioni di euro.
Il Comune, asserendo di non poter tagliare nulla, se non 2 o 3 milioni di euro, propone di prendere dall’aumento delle entrate e quindi dall’Imu.
“Inaccettabile – commenta a caldo Lucia Trenta – la proposta è assolutamente irricevibile. Non si può pensare ancora una volta di mettere le mani nelle tasche dei cittadini e delle imprese che hanno già dato e che non ne possono più di pagare per questa crisi che non finisce mai”.
Pronta la controproposta della Cna: “le spese fisse – continua Lucia Trenta – possono essere tagliate e il Comune deve fare uno sforzo nel privarsi di qualcosa, deve fare sacrifici proprio come stanno facendo famiglie e imprese . Ad esempio: il Comune spende un milione di euro di telefono e ben 250mila euro di spese postali nell’epoca della posta elettronica certificata!”
La Cna chiede al Comune di ingegnarsi quanto più possibile per trovare dove sono gli sprechi e quindi per tagliare o riorganizzare meglio uffici e risorse “perché sappiamo tutti – va avanti la segretaria Cna di Ancona – che come nelle famiglie e nelle imprese anche negli enti pubblici ci sono sprechi, anche in misura maggiore. Nella proposta fatta dal Comune la lotta agli sprechi non c’è e non c’è traccia di sforzi tesi a verificare dove siano”.
“Noi non possiamo accettare l’aumento dell’Imu – conclude la Trenta – e se questa proposta passerà in giunta, insieme alle altre categorie valuteremo una risposta di adeguata protesta”.
UFFICIO STAMPA: DANIELA GIACCHETTI