Il Cupla lancia un allarme sociale perché gli artigiani marchigiani, nel 2013, hanno ridotto le spese per alimentazione (-2,3%) e salute (-0,6%). Il 16,7% dei 350mila anziani vive in condizioni di povertà
Ai limiti della sopravvivenza. E’ la condizione dei 215.199 ex artigiani, commercianti ed agricoltori marchigiani pensionati. Nel 2013 l’importo medio dell’assegno pensionistico, per loro, è stato di 698,5 euro. A stare peggio i 100.746 coltivatori diretti con una pensione di 586,4 euro mentre i 43.502 ex commercianti hanno percepito un assegno medio mensile di 758 euro. Per i 70.951 artigiani a riposo la pensione media è stata di 821,2 euro. In particolare il 46,2 per cento dei lavoratori autonomi pensionati ha ricevuto un assegno inferiore ai 500 euro e per il 34,6 per cento l’importo medio mensile ha oscillato tra i 500 ed i mille euro. Solo il 19 per cento ha superato i mille euro mensili d pensione.
A comunicare questi dati, indice di un forte disagio sociale, è stato il Cupla Marche (Comitato Unitario Pensionati Lavoratori Autonomi), che comprende tutte le associazioni regionali dell’artigianato, del commercio e dell’agricoltura.
Un grido d’allarme, quello del Cupla, sul peggioramento delle condizioni sociali ed economiche degli anziani marchigiani (sono 350.016 gli over 65), che è stato lanciato in occasione della riunione del Comitato, che ha nominato coordinatore regionale Franco Gattari, in sostituzione di Riccardo Ruggeri, della Cna Marche, che ha guidato il Cupla negli ultimi dieci anni.
“Abbiamo affrontato”afferma Gattari “la situazione dei pensionati e degli anziani marchigiani, con problemi sociali del tutto nuovi, conseguenti al deterioramento di una situazione conseguente alla crisi, che ha devastato quella rete di protezione e di relazioni sociali che è sempre stata un vanto delle Marche. Di fronte a quella che si configura come una vera e propria emergenza proporremo alla Regione Marche la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con il Cupla per condividere la formazione e la costruzione di atti e provvedimenti legislativi idonei ad aiutare la popolazione anziana delle Marche, soprattutto per quel che riguarda i servizi sociali e sanitari”.
Il Cupla ha sottolineato come il 16,7 per cento degli ultrasessantacinquenni marchigiani vive in condizioni di povertà mentre il 25 per cento, cioè uno su quattro, si trova comunque nell’impossibilità di sostenere spese impreviste. A preoccupare il Cupla è anche il fatto che gli anziani marchigiani nel 2013, hanno ridotto le spese per l’abbigliamento (-3 per cento) l’alimentazione (-2,3 ) ed anche per la salute (-0,6).
“E’ urgente” sostiene Gattari “affrontare l’emergenza anziani potenziando sul territorio regionale i servizi per le politiche sociali e per la non autosufficienza. Inoltre i servizi sanitari e assistenziali integrati e prevedere forme si sostegno economico per le famiglie che si fanno carico di accudire in casa gli anziani disabili o non autosufficienti. Chiediamo infine alla Regione di favorire e incentivare la trasmissione dei saperi d’impresa tra i pensionati lavoratori autonomi ed i giovani neoimprenditori.”
DA: CUPLA MARCHE