Agevolare il credito alle imprese. Fidimpresa per i soci

SENIGALLIA – In Italia solo cinque imprese su dieci riescono ad ottenere il prestito richiesto (in Germania, sono otto su dieci). Lo rileva la Svimez secondo la quale nel nostro Paese diminuiscono i prestiti e aumentano le sofferenze.
In un momento di crisi finanziario/economica come l’attuale, i confidi sono davvero l’unico strumento che può sostenere ed affiancare le imprese che cercano, con mille difficoltà, di restare sul mercato.
Il 30 aprile scorso a Senigallia si è svolta l’assemblea annuale di Fidimpresa Marche per la provincia di Ancona. Un importante momento di confronto tra tutti i soci per conoscere ed approfondire l’attività del confidi Cna e gli obiettivi realizzati a sostegno delle imprese.
Nello specifico i macro numeri realizzati nella provincia di Ancona sono:
NUMERO SOCI AL 31/12/2013                                                    5151
NUMERO OPERAZIONI EFFETTUATE NEL 2013                  1137
GARANZIE RILASCIATE NEL 2013                                          19.187.021 (su totale di 73.128.751)
“Il nostro sistema bancario – commenta Marco Tiranti, presidente provinciale Cna – è in difficoltà per la cattiva gestione degli anni passati, quando l’unica attività finanziabile veniva considerata l’edilizia, ma soprattutto in ragione del fatto che si è preferito privilegiare solo pochi grandi clienti, oggi comunque in crisi, piuttosto che spalmare il rischio d’azienda su più imprese di piccole dimensioni”.
“Nelle realtà bancarie in cui sono state ravvisate gestioni che hanno causato indagini – prosegue Tiranti – siamo fiduciosi che l’operato della magistratura individuerà le responsabilità”.
“Mentre auspichiamo un operato, da parte del sistema bancario, più giudizioso, più corretto ma anche e soprattutto più attento alle esigenze delle piccole e medie imprese, che sono sempre l’ossatura portante della nostra economia – conclude il presidente provinciale Cna – anche noi facciamo la nostra parte per aiutare le attività ed è per questo che Cna e Fidimpresa intendono trattare convenzioni più favorevoli con tutti gli istituti di credito, dando il giusto peso alle scelte operate nel 2007, quando Fidimpresa è diventato un Intermediario Finanzanziario Vigilato. Questa scelta rafforza il Confidi e offre maggiori garanzie agli istituti di credito sia per quanto concerne il patrimonio che l’organizzazione aziendale. Per quanto invece riguarda l’attività della Regione Marche, anche tale ente deve operare una politica sul credito più favorevole. Nello specifico, occorre sbloccare i fondi a disposizione per i confidi, agevolando chi è sotto l’articolo 107 del testo unico bancario, cioè direttamente controllato da Banca Italia, senza porre vincoli o, peggio ancora, obbiettivi di lunga scadenza, quando non addirittura impossibili da raggiungere per difficoltà economico finanziarie accertate. In tal caso, noi pensiamo che sarebbe più leale dire la verità: che i soldi non ci sono più”.
 

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