di DANIELA GIACCHETTI
ANCONA
Costo del lavoro in costante crescita, disoccupazione, imprese che chiudono, burocrazia, incombenze e balzelli sempre più pesanti: questa, ormai, la situazione. “Siamo consapevoli che non è semplice governare un Paese con un debito pubblico come quello italiano – dichiara il direttore provinciale Cna, Otello Gregorini – ma oggi non ci sono più scuse e giustificazioni: bisogna trovare un rimedio subito e la politica deve recuperare la fiducia dei cittadini e soprattutto degli artigiani e dei piccoli e medi imprenditori, perché senza crescita si muore”.
Ed è proprio questo lo slogan dell’iniziativa lanciata a livello nazionale da Rete Imprese Italia con “Adesso tocca a voi! Senza crescita si muore”. Le imprese hanno già fatto tutto il possibile, per questo Rete Imprese Italia rivolge un estremo in un Manifesto a governo, parlamento e politica affinché facciano la loro parte di fronte ad una crisi “che sta cancellando la parte più vitale del nostro sistema produttivo: nel 2013, 26,6 miliardi in meno di Pil, 22,8 miliardi in meno di consumi, 249 mila chiusure delle attività commerciali e dell’artigianato”.
Il protrarsi della recessione “sta riducendo allo stremo le imprese del terziario di mercato, dell’artigianato e l’impresa diffusa che vivono sulla propria pelle il peso insostenibile dell’eccessiva pressione fiscale, del crollo dei consumi senza precedenti, del difficile e costoso accesso al credito, dell’annosa questione della riscossione dei crediti vantati nei confronti della P.A.”
Il prossimo 9 maggio Rete Imprese Italia presenterà quindi, nell’ambito dell’assemblea 2013, il Manifesto “Adesso tocca a voi!”. L’appello al governo, al parlamento e alla politica ad agire immediatamente con misure concrete a sostegno della crescita e dell’economia reale è aperto alla sottoscrizione degli amministratori e degli imprenditori su tutto il territorio nazionale.
I risultati dell’iniziativa e della raccolta firme verranno presentati il giorno dell’assemblea.
“La ripresa – si sottolinea nell’appello – diventa un miraggio, gli imprenditori hanno perso la pazienza e stanno perdendo anche la speranza. Ma il destino non è segnato. Le imprese dell’artigianato, del terziario di mercato e l’impresa diffusa, che nel nostro Paese producono il 58% del Pil e danno lavoro al 62% degli occupati, non ci stanno. Reagire alla crisi si deve e si può”.
Tutti sono invitati a sottoscrivere l’appello, da domani tutti gli uffici Cna sul territorio saranno operativi per raccogliere le adesioni attraverso gli appositi moduli.