A Loreto un patto tra imprese, banche, istituzioni

LORETO – Ieri sera si è svolta l’assemblea della CNA di Loreto. La convocazione dell’assemblea si è resa necessaria per le dimissioni per motivi personali del presidente locale Simone Senigalliesi. L’assemblea ha eletto come presidente supplente Paolo de Angelis, in attesa del congresso del 2013.
Al termine dell’elezione, si è svolto, quindi, l’incontro sul tema credito dal titolo “Ripresa del credito = Ripresa dell’economia”. All’appuntamento hanno partecipato Daniele Ricciotti (Direttore Fidimpresa Ancona), l’Assessore Dino Elisei (Lavoro e Bilancio), Marco Tiranti (Presidente CNA Provinciale di Ancona) e 4 direttori di filiali di Loreto (Banca delle Marche, BCC di Recanati, Carifermo e Carilo).
Dopo i saluti dell’amministrazione comunale portati dall’Ass. Elisei è toccato al direttore di Fidimpresa Ancona Ricciotti fare il punto della situazione.
“Il problema non è solo finanziario – ha esordito Ricciotti – L’attuale crisi è spinta anche da motivazioni economiche, politiche e culturali. Una “tempesta” come questa ha quindi una molteplicità di ragioni. Politica e banche non hanno saputo gestire la crisi in maniera corretta. Oggi quindi siamo a rincorrere gli errori fatti in precedenza e di sicuro non possiamo andare avanti così, siamo tutti in discussione: banche, associazioni di categoria, mondo dell’impresa, istituzioni.”
Ricciotti, quindi, propone la sua via d’uscita “un nuovo patto tra imprese – banche –confidi – istituzioni, dove tutti fanno la loro parte. Le imprese – commenta Ricciotti – devono comprendere che “non si può più andare avanti come sempre, come prima”, ma occorre prestare attenzione alla propria situazione finanziaria, occorre credere nelle proprie aziende lasciando o mettendoci soldi. I confidi, da parte loro devono fare un passo in più – continua Ricciotti – è Fidimpresa vuole fare questo passo: la nostra cooperativa di garanzia arriverà a garantire fino al 80%, una garanzia che mette al riparo da molti rischi il sistema bancario. Dall’altra però le banche devo ritornare a credere nel sistema Italia (cittadini ed imprese). Infine le amministrazioni pubbliche devono impiegare quelle poche risorse che destinano per le imprese in pochi e mirati interventi efficaci ed il suggerimento che propone la stessa CNA di Zona Sud è quello di destinare il budget delle attività produttive al Fondo Regionale di Garanzia. Un euro investito in questo fondo – conclude Ricciotti – ne permette di movimentare 40!”
I direttori di filiale intervenuti hanno ammesso responsabilità collettive (banche – politica – imprenditori) che hanno condotto a questa crisi. Investimenti eccessivi in immobili facilitati da politiche bancarie e fiscali, scarsa attenzione ai bilanci, etc. sono stati elementi sottovalutati troppo a lungo. In ogni modo, le 4 banche presenti hanno tutte espresso disponibilità alla proposta di Ricciotti per un nuovo patto per lo sviluppo.
I lavori sono stati conclusi dal Presidente CNA Tiranti che ha rilevato “un clima teso nella società tutta: si respira troppa incertezza che spaventa e rallenta le decisioni più importanti da prendere. Il sistema bancario ha avuto un ruolo in questa crisi innegabile – conclude Tiranti – La politica, dal canto suo, non solo non è stata in grado di rispondere, ma addirittura a peggiorato le cose. La nostra associazione ritiene il problema della stretta creditizia prioritario e per tale ragione continuerà, sia a livello locale che provinciale, ha chiedere conto alle banche di questa stretta ormai non più tollerabile!”

CNA ZONA SUD
 

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